Notizie Napoli - I colleghi dell'edizione odierna di Repubblica raccontano cosa sta accadendo a Napoli per l'emergenza legata al Coronavirus:
"Un triste picco, da un lato. Una confortante contrazione dei ricoveri, dall’altro. Sono stati sei i morti di Covid in Campania nel giorno di Pasqua, bilancio che sale a 250. Ma è in crescita, fortunatamente, anche il numero di chi ha superato bene la sua lotta contro il virus: sono 360 complessivamente, di cui 248 totalmente guariti ( ovvero, più 13 rispetto a sabato 11 aprile) e 112 clinicamente guariti (con un più 42). Resta il dato sconfortante dell’attesa di molti cittadini per esecuzione e risultati dei tamponi: continua ad essere lunga, fino a dieci giorni. Il numero dei test eseguiti in laboratorio si conferma, in relazione alla popolazione, tra i più bassi del Paese. E l’assistenza domiciliare di fatto è ferma: con le Usca ( le Unità speciali di continuità assitenziale) che non si vedono ancora all’azione, a Napoli e in provincia. Ma almeno è stata una Pasqua di «minore occupazione» degli ospedali. Per dirla con le parole del vertice dell’Azienda dei Colli Cotugno- Monaldi, Maurizio Di Mauro: «È stato il primo weekend, dall’inizio del lockdown, in cui è parso anche a noi di respirare». Circostanza che ovviamente, come si affretta a precisare il direttore generale, « non deve ingenerare ottimismo, solo indurci a ragionare su tutte le variabili connesse ai prossimi allentamenti delle restrizioni». Cosa racconta, dunque, il passaggio di Pasqua nel presidio simbolo della lotta anti- covid al Sud, il polo del Cotugno? Il primo dato positivo è la "fotografia" della Terapia Intensiva: su 24 posti letto attivi, ne sono occupati ad oggi 16, nonostante l’assorbimento di 6 posti ceduti agli ammalati critici provenienti da Pozzuoli ( il cui ospedale ha dovuto fermare ogni ricovero e sanificare gli ambienti, per il propagarsi del contagio). Dunque «sono 8 i posti liberi in Terapia intensiva, non capitava da un mese » , sottolineano in ospedale. Continuiamo, un mese dopo, a " testare" il primo presidio per l’infettivologia del Mezzogiorno. « Ritengo che sia un buon lavoro di squadra quello che si sta facendo all’Azienda dei Colli - aggiunge il dg Di Mauro - La riconversione dei posti letto è stato l’elemento forte. E la fusione della Subintensiva, grazie ai colleghi Giuseppe Fiorentino e Francesco Squillante, ha dato il fondamentale contributo ad aggredire la complicanza numero uno: l’insufficienza respiratoria». Oggi, sui 156 posti letto ordinari, sono occupati 150: di questi, 27 di Subintensiva e 123 ordinari".