Corbo: "La rivolta del 5 novembre pone queste tre domande a società ed allenatore"

Rassegna Stampa  
Corbo: La rivolta del 5 novembre pone queste tre domande a società ed allenatore

La rubrica di Antonio Corbo su Repubblica

Notizie Calcio Napoli -L'edizione odierna di Repubblica con il consueta appuntaemnto con l'editoriale di Antonio Corbo pone almeno tre domande a società e allenatore dopo la rivolta del 5 novembre.

1) M a bisogna andare in Nazionale, giocar bene, segnare per riprendere la dimensione persa nel Napoli? Insigne rischia di essere impopolare, come tutti i campioni acerbi che non sanno gestire il successo. Nulla perdona il tifoso a chi è nato da queste parti. Ma il calcio merita riflessioni senza pregiudizi né sentimentalismi. Che non sia un buon capitano, lo dimostra per i suoi atteggiamenti: reattivo e suscettibile. Il rifiuto del ritiro registra una reazione contraria al ruolo. Ha agito da capopopolo, doveva ragionare da leader. [...] Insigne va schierato nel 4-3-3, al limite nel 4-2-3-1, altrimenti va escluso o ceduto. Se è vero che le ultime tensioni derivano anche da disguidi tattici il Napoli deve decidere: non può insistere sul 4-4-2 con Insigne quarto a sinistra. La Nazionale correttamente sposta al centro Insigne quando avanza Emerson. Era il segreto di quella magica catena di sinistra nei 91 punti. Qui non è responsabile Ancelotti: è sparito Ghoulam, era uno dei migliori difensori mancini in Europa.

2) La crisi del Napoli richiama il mercato. Il 4-3-3 è una buona idea. Ma attenti: mancano due giocatori chiave del Napoli di Sarri. Ghoulam, ma anche Jorginho. Il Napoli non ha coperto i due ruoli. Si urlava al vento: era opportuno giudicare le condizioni di Ghoulam, come l’esigenza di un mediano centrale. Il declino non è dovuto solo ai giocatori, anche a chi ha formato una squadra incompleta.

3) I malumori per gli estenuanti rinnovi. Callejòn e Mertens festeggiano il 33esimo compleanno nei prossimi 11 febbraio e 6 maggio. In questo calcio miope e ipocrita si confondono torti e ragioni. Se i due contratti scadono il 30 giugno 2020, De Laurentiis ha il dovere, non solo la facoltà di valutare il rapporto tra il costo per il successivo biennio ed il prevedibile inferiore contributo di due giocatori di 33, 34 e 35 anni. Ha fatto un’offerta. Sta a Callejòn e Mertens accettare o rifiutare, giocando al massimo fino alla scadenza. Senza rabbuiarsi. Il rinnovo è inteso nel calcio come doverosa gratitudine per quanto i giocatori si son fatti amare. Un errore. 

CalcioNapoli24.it è stato selezionato dal nuovo servizio di Google, se vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime notizie seguici su Google News
Ultimissime Notizie
Classifica
  • #

    Squadra

    PT
    G
    V
    N
    P
  • logo InterInterCL

    83

    32
    26
    5
    1
  • logo MilanMilanCL

    69

    32
    21
    6
    5
  • logo JuventusJuventusCL

    63

    32
    18
    9
    5
  • logo BolognaBolognaCL

    59

    32
    16
    11
    5
  • logo RomaRomaEL

    55

    31
    16
    7
    8
  • logo AtalantaAtalantaECL

    51

    31
    15
    6
    10
  • logo LazioLazio

    49

    32
    15
    4
    13
  • logo NapoliNapoli

    49

    32
    13
    10
    9
  • logo TorinoTorino

    45

    32
    11
    12
    9
  • 10º

    logo FiorentinaFiorentina

    44

    31
    12
    8
    11
  • 11º

    logo MonzaMonza

    43

    32
    11
    10
    11
  • 12º

    logo GenoaGenoa

    39

    32
    9
    12
    11
  • 13º

    logo LecceLecce

    32

    32
    7
    11
    14
  • 14º

    logo CagliariCagliari

    31

    32
    7
    10
    15
  • 15º

    logo UdineseUdinese

    28

    31
    4
    16
    11
  • 16º

    logo EmpoliEmpoli

    28

    32
    7
    7
    18
  • 17º

    logo VeronaVerona

    28

    32
    6
    10
    16
  • 18º

    logo FrosinoneFrosinoneR

    27

    32
    6
    9
    17
  • 19º

    logo SassuoloSassuoloR

    26

    32
    6
    8
    18
  • 20º

    logo SalernitanaSalernitanaR

    15

    32
    2
    9
    21
Back To Top