Paolo Condò, editorialista di Repubblica, commenta il crollo del Napoli contro l'Empoli per 3-2.
"Il Napoli è uscito dal giro scudetto in una maniera che, in soli dieci minuti, ha fotografato il suo finale di stagione: non un calo, ma una frana. Fa impressione ripensare a soltanto tre settimane fa, quando la squadra di Spalletti era padrona del proprio destino.
Questo Napoli conosce infiniti modi di autodistruggersi, e lâassunzione di responsabilità da parte di Spalletti, con quel reiterato âdevo pagare ioâ, assomiglia a una richiesta di chiarimento con il club.
La squadra non regge le aspettative create dal suo stesso valore, per vincere lo scudetto dovrebbe giocare bendata e con i tappi di cera nelle orecchie, e non câè mai rimedio alla prima circostanza negativa. A questo punto il gruppo dovrà essere profondamente ristrutturato, e non ci viene in mente un tecnico più adeguato di Spalletti per gestirlo: ma a patto che De Laurentiis superi la sindrome da Conte Ugolino che nel tempo lâha sempre portato a divorare i suoi allenatori"
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