Notizie calcio Napoli. Di seguito vi proponiamo l'editoriale di Mimmo Carratelli per l'edizione odierna de Il Roma:
Ed eccola la vecchia ânemicaâ, sempre in ghingheri, e i carissimi ânemiciâ, Sarri e Higuain, che non sono più quelli dei tempi napoletani, ma hanno lâaplomb savoiardo dei vincitori unico sostantivo importante, e rieccolo il prodigio di pettorali e voli infiniti, lâascensore portoghese che sale a metri 2,56, il giocatore che ha la sigla di un agente segreto, CR7, insomma tutta lâeterna meraviglia bianconera che vince e comanda.
Quaggiù, invece, ci siamo finalmente liberati dallâeterna condanna di essere secondi e unici sfidanti e ce la possiamo godere senza più ansie, vigilie nervose e alberghi di Firenze, gol e autogol di Koulibaly, rientrando nei ranghi storici di squadra vessillifera di una grande passione senza vittorie comâè normale in questa valle di fantasie e ammutinamenti.In ogni caso, Napoli-Juventus (quasi sempre la matrigna di tutte le partite) a egregie cose gli animi azzurri accendono, câè sempre una certa vibrazione, un vibrione da piazzare nel sangue della Signora, un solletico dâorgoglio, la storia di Davide e Golia, trucchi, inganni e paraponziponzipò.
Stavolta, poiché è girata male la ruota del destino, il Napoli dista 27 punti dalla Juventus, un solco che Ancelotti cominciò a scavare lâanno scorso frenando il Napoli a 11 punti dai torinesi belli e cortesi. E così siamo arretrati mollando lâattico della classifica, discesi tra i coinquilini né pesce né carne di metà graduatoria con qualche infamia e senza gloria.Napoli-Lazio di Coppa Italia, conclusa con una vittoria del vecchio ardimento che sembrava scomparso, ha ridestato lâentusiasmo dei sostenitori azzurri e ricomincia la richiesta di più valorose imprese per riscattare un campionato di otto sconfitte, cinque in casa che il San Paolo ancor si duole. La Juventus ha patito una sola sconfitta, sul campo della Lazio (1-3), noi abbiamo appena battuto la Lazio, dunque dovremmo vincere con la Juve. Ma la proprietà transitiva non regge nel calcio. Ci vogliono altre proprietà per sgambettare la Vecchia Signora che arriva a Napoli col fragore dei suoi tacchi a spillo al braccio di Maurizio Sarri, lâeterno traditore che anche del sarrismo e dellâinfedeltà di Sarri e della nostalgia di De Laurentiis ormai non ne possiamo più.
Il Napoli ha segnato 28 gol. Ronaldo (16), Dybala (5) e Higuain (5) ne hanno segnato 26. è questa la massiccia differenza nel match di stasera. Atterrisce la mezzâora in cui, mercoledì, la Juve ha polverizzato la Roma in Coppa Italia. Potenza fisica e tecnica. Palloni fiondati da un lato allâaltro del campo e in profondità . Bentancur più di Pjanic muove la squadra. Cristiano irresistibile dopo il periodo in ombra. Più della Lazio la Juve aggredisce lâavversario e lo spazio coprendo in ampiezza il campo. Sui calci piazzati ha schemi precisi e letali.
La Juve è sempre la Juve e lâaccompagnano il sorriso degli dei, i soldi di Exor, il sostegno terracqueo e Georgina Rodriguez, il Napoli è meno Napoli alla ricerca di una nuova identità , forza, pizza e mandolini e, allora, vediamo che succede mentre tutto sembra scritto sulla lavagna della partita, ma si potrebbe anche cancellarlo.