Salvatore Carmando ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport dove ha parlato della famosa monetina di Alemao nella gara Atalanta-Napoli. Ecco quanto evidenziato da CN24
Carmando, provi a indovinare perché siamo qua.
"La storia la conosco bene, diventa un classico ogni volta che il Napoli gioca in casa dell’Atalanta. Non si parla d’altro e non si parla che di me: facciamoci una risata, avrebbe detto l’immenso Totò. Però io non ho nulla da aggiungere, né devo difendermi: la vicenda è semplice nella sua dinamica, tra l’altro parlano le immagini, i referti medici. Siamo persone serie, se permettete, lo dice la storia personale".
Un «processo» che va avanti.
"Che però di arricchisce sempre di nuove interpretazioni. E nessuno che invece ricordi la classifica finale: Napoli 51 punti, Milan 49. Dunque, scudetto a prescindere, se non sbaglio. Ma c’è qualcuno a cui piace alimentare questa leggenda!".
Nel carico di «indizi», la «famosa» frase ad Alemao: «Statte ‘n terra».
"Basterebbero le foto per rendersi conto della differenza tra me e Ricardo. Io sono sempre stato piccolo, lui assai più alto di me. E se non si fosse abbassato, avrei dovuto prendere uno sgabello. Poi che si voglia fare un po’ di teatro, ancora adesso, procedano pure".