Ultime calcio - «Dovete avere un obiettivo comune. Essere complementari gli uni con gli altri. E avvertire grande senso di responsabilità. I pugni diamoceli in pancia e non alla schiena: siamo un’industria di emozioni e ricordi, questo dobbiamo regalare alla gente». C’è un momento molto intenso nel docufilm Rai "Sogno azzurro", il viaggio dietro le quinte della Nazionale che sarà prologo al via dell’Europeo, Italia-Turchia dell’11 giugno. È il discorso di Vialli alla squadra: capodelegazione e fratello maggiore, spiega il significato della maglia azzurra, lui amico del ct Mancini da quasi 40 anni. Quanto sarà stata emozionante e da ricordare la partita nella casa vuota della Bulgaria, lo stadio Vasil Levski in cui la Nazionale non ha mai vinto, lo sapremo stasera. Ma le parole di Vialli rimbombano nella testa dei giocatori: sanno che un’altra mancata qualificazione al Mondiale sarebbe una ferita insanabile.
Come riporta La Repubblica:
"L’arma sfoderata è Chiesa. Al suo posto Berardi ha funzionato (poi, lievemente infortunato, è tornato a casa). Però il progetto, viste le tre partite in una settimana, prevedeva già l’impiego a Sofia dello juventino più in forma, come quello del titolare Barella per Pellegrini in mediana e di Acerbi per il capitano Chiellini rimasto alla Juventus in accordo col ct. Il quarto cambio annunciato, Belotti per Immobile. Il quinto, tra i terzini sinistri Spinazzola ed Emerson, fa meno discutere. Il sesto potenziale – dubbio tra Sensi regista e la conferma di Locatelli – svela il problema del rimpiazzo di Jorginho, ora infortunato".