Ultime notizie Napoli. Un’invasione di tifosi colorerà d’azzurro Castel di Sangro. Ma non solo: Rivisondoli, Roccaraso, Pescocostanzo e Alfedena saranno accomunate dalla passione per il Napoli. Lunedì comincerà in Abruzzo un ritiro che durerà fino al 4 settembre. «Siamo pronti», dice il governatore Marco Marsilio, che ha curato ogni dettaglio dell’accordo stipulato con Aurelio De Laurentiis. La soddisfazione, però, va di pari passo con la cautela diventata necessaria in questa strana estate italiana. L’emergenza Covid è tornata a preoccupare. E se Vincenzo De Luca, in Campania, valuta di chiudere la sua regione entro 15 giorni, il suo collega abruzzese Marsilio apre lo stadio Patini gli allenamenti della squadra. Capienza ridotta (mille persone) e prenotazioni da effettuare sul sito del Napoli.
Presidente, si è assunto la responsabilità di riaprire lo stadio. «Se non l’avessi fatto, ci sarebbero stati inevitabili assembramenti all’esterno dell’impianto. Così invece ci sarà la possibilità di vedere i giocatori in tutta sicurezza. Il Napoli e il Comune di Castel di Sangro si stanno organizzando per il meglio».
Ma tanti appassionati resteranno comunque fuori... «Il Napoli farà due allenamenti al giorno e quindi con una turnazione c’è la possibilità di accontentare tutti. Questa è l’idea».
Ha calcolato l’impatto di pubblico per l’area dell’Alto Sangro? «Non è facile stimare le presenze totali. C’è chi ipotizza centinaia di migliaia di persone nell’arco dell’intero periodo di presenza del Napoli. Numeri realistici, la capienza c’è. Parliamo di un comprensorio che è all’altezza della situazione. Non dimentichiamo un altro aspetto: molti tifosi non resteranno a dormire in zona, ma faranno una gita e poi rientreranno a Napoli. Basta un’ora e mezza di auto per tornare a casa».
Non è preoccupato per l’emergenza Covid? «No, siamo sereni e naturalmente attenti. Stiamo lavorando da luglio e ormai siamo pronti».
Che piano avete predisposto? «C’è una sinergia forte tra il Comune, l’Asl, la Questura e la Prefettura. L’obiettivo è rendere sicuro e compatibile il ritiro tenendo presente l’epidemia in corso. Regoleremo al meglio l’afflusso dei tifosi. Ma vorrei fare un appello, ovviamente...Ci appelliamo al senso di responsabilità delle persone. Bisogna vivere e frequentare questi luoghi evitando assembramenti e comportamenti pericolosi. Questo è fondamentale».
Allo stadio servirà la mascherina? «Di più. È necessaria per l’ingresso al Patini. Ci sarà anche la misurazione della temperatura corporea e poi naturalmente bisognerà rispettare il distanziamento. Con una capienza così ridotta, non ci saranno problemi. Lo stadio a regime pieno può contare fino a 7mila tifosi».
Cosa accadrà nel caso di un positivo al Covid? «L’ospedale di Castel di Sangro sarà il nostro punto di riferimento con un’area specifica attrezzata. Aumenteremo la presenza di specialisti per realizzare tamponi veloci. Faremo riferimento anche ai centri di Avezzano e L’Aquila. Siamo in grado di intervenire in sicurezza e tempestivamente. Abbiamo potenziato il nostro presidio sanitario».
Com’è nata l’idea? «Il presidente De Laurentiis cercava una soluzione alternativa a Dimaro e noi lo abbiamo accompagnato a Castel di Sangro. È rimasto a bocca aperta per la qualità delle strutture che metteremo a disposizione degli azzurri. Per noi questo binomio è importante, vogliamo far conoscere di più l’Abruzzo».