Marek Hamsik è intervenuto ai microfoni della SSC Napoli, ecco quanto dichiarato dal capitano azzurro:
Dieci anni per un calciatore in una squadra sono tantissimi. Non si vedono tanti calciatori che raggiungono questi traguardi.
Sei terzo per presenze nella storia del Napoli, sogni di diventare il primo?
Mancano 100 partite, sono tante. Se farò tutta la carriera qui si può fare.
Immaginavi di diventare una bandiera azzurra?
Ero già contento di arrivare in una società come questa, poi con il passare degli anni siamo diventati grandi. La scintilla con la società e con la città è scattata subito. Alla presentazione c'erano più di m ille persone, ho subito capito che per questa squadra c'era tanto amore.
Il debutto al San Paolo?
Me lo ricordo bene. La partita era contro il Cagliari e il primo goal contro la Sampdoria.
La tua cresta?
Già c'era quando giocavo da piccolo, è rimasta per sempre.
Il goal che ricordi con più piacere?
Sicuramente quello in Coppa Italia, nella finale a Roma contro la Juventus.
Vivi da sempre a Castelvolturno, come mai?
Ero giovane e volevo stare vicino al campo. Ho passato tanti anni e mi sono create tantissime amicizie. Miei figli calciatori? Non lo so, in questa età è difficile, l'importante è che si divertano. Giocano entrambi a calcio, uno è destro, l'altro mancino.
Il successo azzurro che ricordi con più piacere?
Sicuramente la prima Coppa Italia, perchè erano tanti anni che il Napoli non la vinceva.
Il tuo rapporto con Aurelio de Laurentiis?
Ho un grande rapporto con il presidente, lo posso solo ringraziare. Ho avuto la fortuna di giocare per questi colori.
Il ruolo di Sarri nel tuo processo di crescita?
Molto importante, ad inizio anno mi ha chiesto in che posizione volessi giocare.
Napoli in poche parole?
Pazzia per il calcio, sole e mangiare. I tifosi sono i numeri uno!