ESCLUSIVA - Bocchetti: "Il Napoli poteva prendere facilmente Verratti: ecco cosa mi rivelò Marco. Così Insigne ha scalzato Signori nella mente di Zeman: un'immagine dice tutto sullo spessore di Lorenzo..."

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ESCLUSIVA - Bocchetti: Il Napoli poteva prendere facilmente Verratti: ecco cosa mi rivelò Marco. Così Insigne ha scalzato Signori nella mente di Zeman: un'immagine dice tutto sullo spessore di Lorenzo...

di Bruno Galvan, twitter: @Bruno Galvan85

Il biancoazzurro è sempre stato il colore della sua carriera e ne va fiero. Antonio Bocchetti, classe 1980, ora è in forza alla Paganese ma nel suo passato ha tre anni con la maglia del Napoli e ben quattro con quella  del Pescara dove ha anche avuto Zdenek Zeman come allenatore, oltre a campioni del calibro di Lorenzo Insigne, Ciro Immobile e Marco Verratti. La redazione di CalcioNapoli24 ha intervistato in esclusiva il difensore della Paganese per parlare del match fra Rafa Benitez e Zdenek Zeman.

Che gara ti aspetti fra Napoli e Cagliari? 
“Assisteremo ad una bellissima partita fra due allenatori che hanno una filosofia di gioco un po’ diversa. Benitez predilige più il possesso palla, mentre Zeman ama attaccare gli spazi con vari giocatori”

Con Zeman sei stato in A  con il Napoli: secondo te perché l’esperienza del boemo durò solo sei partite?
“Purtroppo per ogni allenatore, sono i risultati che devono parlare. Quello fu un periodo molto particolare. Ci stavamo riprendendo perché sia con il Lecce e poi col Perugia stavamo vedendo un bel Napoli. Forse bisognava dare più del tempo al mister”

Che tipo era Edmundo negli spogliatoi? Fu un errore prenderlo a quelle cifre?
“Ti dico la verità, non so quanto guadagnasse Edmundo. Quello che posso assicurare è che era una ragazzo eccezionale ed era completamente diverso da come lo si dipingeva. Un ragazzo straordinario, disponibile e che faceva tanto gruppo. Sinceramente pagò il fatto di arrivare a Napoli dopo un periodo di inattività visto che era in pausa col campionato brasiliano. Sul calciatore credo non possiamo avere dubbi perché aveva una qualità tecnica straordinaria”

A Pescara con te c’era Lorenzo Insigne. Che rapporto c'era tra lui e Zeman?
“Credo che Lorenzo sia stato il prototipo ideale del gioco che voleva Zeman, penso addirittura più di Signori nella mente del boemo. Chi ha la fortuna di seguire il mister può andare lontano e Lorenzo ne è la prova. Tutti vedono il boemo schivo, ma vi assicuro che ha un grande umorismo e lo faceva vedere anche negli allenamenti. I suoi metodi di lavoro sono particolari, ci faceva corre tanto e quel poco di fiato che ci rimaneva difficilmente lo sprecavamo  per fare battute con lui (ride, ndr). Ho un'immagine indimenticabile: Lorenzo sempre in testa al gruppo a tirare la corsa nonostante Zeman ci impegnasse tanto sul piano fisico.Aveva ed ha ancora oggi doti atletiche eccezionali. Non a caso con Benitez ha fatto l’esterno di centrocampo. Zeman mi ha cambiato la vita e la carriera, ancora oggi mi messaggio con lui”

C’è chi critica gli allenamenti di Zeman definendoli duri e non più attuali…
”Non è affatto così. I metodi di lavoro del mister sono eccezionali. A Pescara volavamo e non avemmo nessun infortunio traumatico o muscolare”

Dopo l’infortunio ti è capitato di sentire Insigne?
“Non ho avuto modo di farlo, ma gli sono vicino. Lorenzo è un patrimonio di Napoli e del calcio italiano. Ha la ‘sfortuna’ di essere italiano e di non avere pubblicità. Se fosse stato straniero, a quest’ora avremmo avuto l’effetto opposto. A Napoli ha dimostrato il suo valore nonostante avesse altri due fenomeni nel ruolo come Callejon e Mertens. Gli auguro di riprendersi presto”

A Pescara eravate un gruppo di napoletani: tu, Insigne, Immobile. Vedevate le partite del Napoli?
“Certo, le vedevamo tutti insieme. Noi tre abbiamo nel sangue questo colore e non l’abbiamo mai nascosto. Anche quando eravamo a Pescara”  

Verratti ti aveva parlato di un interesse del Napoli?
“Si, Marco mi ha parlato di questa trattativa, il Napoli poteva prenderlo tranquillamente. Ora non conosco i motivi per i quali non si sia chiuso l’affare, ma per me questa è un’altra perdita per il calcio italiano. Giovani del genere non devono andare all’estero ma giocare in Italia. Stesso discorso vale per Ciro (Immobile)”

Si parla ogni anno di un interesse del Napoli per tuo cugino Salvatore... 
“Allo Spartak sta bene. Il campionato russo è importante, lui è nelle squadre che in ogni anno vanno a fare la Champions o le Coppe. A Napoli lo vedrei bene perché le sue caratteristiche si potrebbero sposare bene con Albiol o Koulibaly. Spero davvero che un giorno questa voce di un ritorno a Napoli possa diventare qualcosa di reale. Me lo auguro da tifoso”  

Concordi che Zeman e Benitez siano l’eccezione del calcio italiano come idea di gioco?
“Direi proprio di si. Benitez sta facendo un grande lavoro dopo essere partito con tanta diffidenza lo scorso anno. Per lo spagnolo parlano i risultati, ha portato a Napoli tre calciatori dal Real che secondo me è un evento che rimarrà nella storia del Napoli ma della serie A. Zeman invece, che giochi contro il Napoli o una squadra che deve salvarsi, non cambia nulla e li affronta nel medesimo modo ossia attaccando sempre e comunque”.

Il contratto in scadenza di Rafa può essere un problema per il Napoli?
“De Laurentiis deve fare di tutto per confermare questo allenatore e soprattutto questo progetto tecnico composto da grandi calciatori. Napoli deve puntare sempre in alto. Poi non so quale altro allenatore possa venire qui ed avere lo stesso curriculum di Benitez. Teniamoci stretto lo spagnolo che ha intrapreso la giusta strada dotando la squadra di una mentalità europea”

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