Covid ed infortuni azzoppano il Napoli: in 17 sopra il 40% di utilizzo, se qualcuno vi sembra stanco è facile capire il motivo
Ultime notizie Napoli - A Gennaro Gattuso piace il 4-2-3-1, in estate ha spinto e ottenuto l’acquisto di Victor Osimhen e nella sua mente c’era l’idea di giocare con lui e con Dries Mertens. Senza questi due, ha continuato a giocare con il 4-2-3-1 complicandosi la vita tra il filtro mancato a centrocampo e distanza trovate a sprazzi.
In un calcio in cui si gioca ogni tre giorni, le alternative assumono fondamentale importanza. Che siano di quantità o di qualità, servono eccome. E al Napoli, nel 4-2-3-1, nel 4-3-3 o nel 3-4-3 o 5-4-1 che dir si voglia, sono mancate maledettamente. Ed il poco utilizzo di alcuni azzurri da parte di Gattuso non aiuta, sebbene nei momenti di difficoltà ci si affidi agli uomini di cui ci si fida di più.
Se c’è poco tempo per riposarsi e per recuperare dai vari impegni, le rotazioni sono vitali per mantenere sempre freschi gli uomini. Ma il covid e gli infortuni hanno azzoppato il Napoli, annullando i minutaggi previsti e creando scompensi fisici che portano a condizioni atletiche non sempre brillanti.
I dati, tutto sommato, lo confermano in pieno. Di seguito vi proponiamo la suddivisione reparto per reparto, con presenze, minuti giocati e percentuale di tempo giocato. Se qualche azzurro vi sembra stanco, è facile capire il perchè. E se qualcun altro gioca poco nonostante stia bene, è semplice il pensiero di considerarlo ai margini delle rotazioni.
PORTIERI
David Ospina: 18 presenze (30 convocazioni), 1620 minuti giocati - 60% di utilizzo
Alex Meret: 12 presenze (30 convocazioni), 1080’ - 40%
TERZINI
Giovanni DiLorenzo: 29 presenze (29 convocazioni), 2461 minuti giocati - 91,14% di utilizzo