Il calciomercato estivo del Napoli che verrà non potrà non ripartire dal presidente Aurelio De Laurentiis e dalle sue parole di qualche settimana fa:
«Abbiamo la fortuna di avere Cristiano Giuntoli, al quale ho rinnovato il contratto per i prossimi cinque anni e non per caso, ma per le sue capacità. Di nomi ne abbiamo tantissimi sul taccuino, ma è più importante curare il mercato in uscita, perché l’anno scorso abbiamo dovuto sistemare giocatori importanti al Parma e ad altri club. Non possiamo comprarne altri per farli giocare altrove. Dobbiamo essere sicuri che i giocatori che prenderemo poi saranno impiegati tra le nostre fila»
La stagione appena conclusa ha dato modo a Carlo Ancelotti di valutare i calciatori adatti al futuro del Napoli. Ce ne sono alcuni, in rosa, che hanno reso sotto le aspettative e, visti i nomi che si fanno ormai da giorni, non è da escludere qualche cessione. Per rivolgersi al mercato in maniera importante, cercando di resistere in ogni modo ai corteggiamenti per Kalidou Koulibaly, Allan e Lorenzo Insigne, il Napoli deve racimolare soldi. Come farlo? Cedendo i calciatori in prestito e chi ha reso sotto le aspettative (anche per questioni di liste, per evitare di avere in rosa calciatori non utilizzabili).
Prendendo in esame le valutazioni di Transfermarkt, possiamo facilmente fare un’addizione:
Se a questi dieci calciatori aggiungiamo alcuni dei calciatori che vengono dati in lista di sbarco:
La somma che ne esce, ottimisticamente parlando, arriva a sfondare quota 140 milioni di euro. Certamente non spiccioli, per una società che si basa sull’autofinanziamento e mantiene una linea precisa sugli ingaggi.
Non è detto che il Napoli riesca a cederli tutti, o che riesca ad ottenere cifre che si avvicinano alle valutazioni di Transfermarkt. Ma sarebbe un modo alternativo per guardare al mercato e, al tempo stesso, mantenere intatta l’ossatura della squadra senza cedere pezzi fondamentali per lo scacchiere tattico di Ancelotti (i 250 milioni ottenuti con Lavezzi, Cavani, Higuain e Jorginho sono stati poi reinvestiti, con alterne fortune). Ancelotti darà indicazioni, De Laurentiis aprirà i cordoni della borsa, Giuntoli agirà in prima persona: partendo dalle cessioni, e da un ipotetico tesoretto che farebbe alquanto comodo.