Serie A - Oltre alla Salernitana, a rischiare l’iscrizione al campionato sarebbe anche la Lazio. Arrivano le ultime notizie da Repubblica riguardo il Codice di Giustizia sportiva infatti è molto chiaro: «In caso di mancato rispetto del termine» , si legge all’articolo 31, «le società interessate incorreranno nella sanzione della esclusione dal campionato di competenza». Le società: entrambe. Perché il legislatore non può scegliere quale di due club che hanno acquisito regolarmente il titolo sportivo debba essere escluso. Per Gravina va bene il trust, pensato proprio per dirimere rischi di conflitti d’interesse. Purché sia un "blind trust", che permetta cioè di separare completamente il soggetto (quindi Lotito) dal bene (la Salernitana). Gravina ha posto 4 condizioni: che la gestione sia completamente affidata a terzi, senza il diritto del proprietario di conoscerne la gestione. Che il trust abbia un mandato irrevocabile a vendere la società entro 6/8 mesi. Che la valutazione del prezzo di vendita sia affidata a una società terza, come Kpmg, così che Lotito non possa fissare cifre folli. E la più banale: che il trustee – la figura che gestisce i beni conferiti nel trust – sia una figura assolutamente indipendente. Lotito ha altre idee e vuole scegliere come trust un suo legale di fiducia: potrebbe trattarsi dell’avvocato Salvatore Sica, con cui ha un legame profondo. Il rischio, insomma, è che al 25 giugno si arrivi con una situazione irrisolta. Spettatori interessati Benevento e Cittadella, società che chiederebbero il ripescaggio. Trasformando il caso Salernitana, in una guerra giudiziaria che rischia di paralizzare i campionati.
Gravina ha fissato le condizioni. Se Lotito non vuol vendere la Salernitana, dovrà almeno accettare i paletti della Figc. Altrimenti, rischia di andarci di mezzo anche la Lazio. La questione è arrivata allo snodo decisivo: mancano dieci giorni al 25 giugno, termine ultimo fissato dal Consiglio federale al presidente laziale per risolvere il più sfrontato dei conflitti d’interesse: dopo la promozione della Salernitana è proprietario di due squadre in Serie A, fatto vietato dal diritto sportivo nazionale e internazionale. La cosa chiara ormai è che Lotito non venderà: manca più il tempo che non le offerte (il Fondo Australiano Fs Spagnolo & Co. ha annunciato di averne presentata una senza ricevere risposta).
Per uscire dall’impasse, Lotito ha scelto la soluzione del trust: si tratta di un istituto giuridico che permette di spossessarsi del bene (che viene quindi amministrato da terzi) senza venderlo, e restandone beneficiario. Una soluzione estrema, già adottata dalla Samp. Ma alla Federcalcio questa formula non piace. «Niente furbate o scorciatoie, altrimenti qualcuno si brucia».