Sottovalutare la trasferta di Lecce sarebbe il più grande errore che si possa fare. Luciano Spalletti, qualche conferenza fa, dichiarò che avrebbe messo fuori chi dei suoi calciatori avrebbe dato segnali di sentirsi già con lo scudetto in tasca o giù di lì. Qualcuno, giustamente, potrebbe dire che il Lecce non è certamente un avversario di prima fascia ed è ampiamente alla portata, visto anche il momento non proprio positivo del team allenato da Baroni, ma contro le big i giallorossi al "Via del Mare" hanno dato filo da torcere a chiunque.
I numeri dicono che il Lecce in casa contro le squadre di prima fascia della nostra serie A ha un ruolino di tutto rispetto. Le uniche sconfitte, una a tempo scaduto, sono arrivate solo contro Inter (alla prima giornata) e Juventus (rete di Fagioli nell'ultimo quarto d'ora). Per il resto sono stati addirittura 8 i punti conquistati contro avversari che sulla carta erano ampiamente superiori. Ricordiamo le vittorie contro Atalanta e Lazio ed i pareggi, con non pochi rimpianti, con Milan e Roma.
Lo stadio di Lecce evoca certamente bei ricordi a Cristiano Giuntoli. Dalla finale play off di Lega Pro vinta proprio contro il Lecce iniziò la sua consacrazione nel calcio che conta. Da quel momento in poi è stato un crescendo fino ad arrivare oggi ad essere uno dei direttori sportivi più apprezzati d'Europa. Insomma Lecce è una tappa importante per il futuro immediato del Napoli. Chi pensa già alla sfida Champions pecca gravemente di presunzione.