Ultimissime Napoli - Una vittoria dal sapore speciale per una serie di motivazioni. Alzare una coppa battendo la Juventus fa sempre una altro effetto. La soddisfazione aumenta, poi, quando dall'altra parte ci sono i grandi ex, i traditori del tifo azzurro Higuain e Sarri. Partiti per vincere e beffati in una finale, fa parte del gioco e contro il Napoli sarà stata più beffarda l'amarezza. Una vittoria che arriva in un anno difficile dopo la grande delusione della gestione Ancelotti e le incertezze iniziali di Gattuso. Il Napoli ha accusato una crisi profonda che aveva già dato dei segnali nei primi mesi del 2019. Poi la scelta di Gattuso, piena di dubbi e che non lasciava grosse alternative in quel momento. Rino, però, si è caricato sulle spalle un gruppo e un ambiente demoralizzato e ci ha messo tutta la grande umanità , che fa parte della sua persona. Con schiettezza e lavoro duro ha conquistato tutti, dalla squadra alla città e questo trofeo è largamente suo. Rino Gattuso è l'esempio di quanto possa pagare il lavoro quando non ti chiami Carlo Ancelotti e sei scelto per risolvere i suoi disastri. Il valore più bello della vittoria è il segnale di rinascita dopo la fase più acuta della pandemia. Un momento di gioia e una serata che indica, forse, quella normalità in parte ritrovata, ancora frenata da un male che continua a circolare, seppur decisamente indebolito. Uno spartiacque è troppo, forse, e magari è soltanto una parentesi di quotidianità dimenticata, restituita da una serata ricca di passione come quella di una finale. à stata anche una serata di talenti rilanciati, come quello di Meret, e delle lacrime che segnano degli addii, come quello amarissimo dello straordinario atleta e professionista che è Josè Maria Callejon. Lo spagnolo è ai titoli di coda, ha firmato la sua trecentesima presenza da titolare e tanti gol e un lavoro tattico unico lungo sette anni con rare pause. Napoli non dimenticherà facilmente i suoi inserimenti senza palla, i suoi recuperi, la sua costanza, il suo lavoro silenzioso e puntuale. à stata anche la serata della permanenza ufficiale di Dries Mertens. Ieri è stato poco brillante, ha sofferto un po' la fisicità degli avversari ma ha regalato la certezza che il suo matrimonio con la squadra prosegue, quello città , invece, non morirà mai... Vedremo...
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