Ultime calcio Napoli - Terminata la missione di Cooperazione Internazionale dello Staff AIC in Senegal. Si chiude, dopo una settimana di lavoro dello staff del Dipartimento Junior, la missione internazionale AIC a Dakar, in Senegal, nellâambito del Progetto Persei âPer un Sistema Educativo Inclusivoâ. Il calcio per sensibilizzare sui diritti dei bambini, con una particolare attenzione allâintegrazione delle disabilità .
âInsieme, diamo un calcio alla discriminazioneâ: è questo il motto del video di lancio del progetto, che ha visto protagonisti i âleoni del Terangaâ, i calciatori della Federazione Senegalese ma anche tanti altri. Campioni dâinclusione, Kalidou Koulibaly a Edouard Mendy, che hanno prestato volto e immagine per rendersi protagonisti di questo progetto volto a sensibilizzare la popolazione locale sullâimportanza dellâinclusione sociale delle persone disabili.
Per questo, per la prima volta in una missione AIC, sono scesi in campo insieme allo staff due calciatori diversamente abili della Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali (FISPES). Un calciatore della Nazionale amputati ed un calciatore della Nazionale cerebrolesi, hanno partecipato alla formazione degli insegnanti delle scuole di Dakar ed hanno portato ai bambini la loro testimonianza concreta di come lo sport può essere terreno di gioco e di integrazione. Anche in un paese in cui le barriere da superare sono più alte.
Questa è la quinta missione di cooperazione internazionale da quanto lâAssociazione Italiana Calciatori ha siglato il protocollo âI NOSTRI GOALâ con in Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale e AICS, lâagenzia italiana per la cooperazione e lo sviluppo. In una settimana di lavoro e confronto, i formatori dello staff AIC - con la partecipazione del Campione del Mondo e responsabile del Dipartimento Junior AIC Simone Perrotta e del Direttore Organizzativo Fabio Poli - hanno trasferito agli educatori delle scuole di Dakar i contenuti del âmodello educativo AICâ: un modello basato sulla centralità del bambino/a e non sulla sua performance sportiva in cui lo sport è uno strumento educativo a tutela dei diritti e occasione di integrazione e inclusione scolastica.
âPromuovere il calcio come strumento di cooperazione è sempre emozionanteâ â ha sottolineato Perrotta. âVedere gli insegnanti delle scuole di Dakar imparare e applicare il "modello educativo AIC" ci riempie di orgoglio per il lavoro che, da anni grazie al lavoro di tanti ex-calciatori e calciatrici, stiamo portando avanti. L'esperienza vissuta in Senegal, aperta per la prima volta anche alla disabilità , ci conferma che il calcio non ha limiti all'integrazioneâ.