Adam Marusic sotto shock da terrore. Martedì notte, dopo Serbia-Montenegro, il suo manager Uros Jankovic è stato pestato brutalmente davanti ai suoi occhi. Marusic, stando al racconto di Jankovic riportato dalla stampa montenegrina, era intervenuto per difenderlo ed è stato minacciato con una pistola puntata contro: "Hanno aggredito me, Marusic, sua moglie e sua madre. Diversi aggressori mi hanno colpito con le pistole alla testa e ad altre parti vitali del corpo. Mi sono rotto lo zigomo e la gamba sinistra".
Allâuscita del locale dove avevano festeggiato un compleanno, racconta il suo manager: "Siamo stati circondati da diverse auto. Il mio autista ha cercato di allontanarsi, poi è stato investito da unâauto proveniente dalla direzione opposta. Non sono riuscito nemmeno a salire sul veicolo, sono stato aggredito da dietro". Uno degli aggressori, ha spiegato Jankovic nellâintervista, si è rivolto verso Marusic puntando "la pistola in direzione della testa e del petto per evitare che mi aiutasse mentre mi picchiavano brutalmente. Sua madre, una donna di 60 anni, è stata spinta e ferita".
Uros Jankovic, contattato dal Corriere dello Sport, ha voluto ringraziare Marusic per il coraggio: "Adam è un eroe, senza di lui avrei rischiato la vita".