Arriva anche la replica della FIGC alla sanzione Antitrust da oltre 4 milioni di euro per abuso di posizione dominante nellâorganizzazione di tornei giovanili. «Con riferimento alla comunicazione pervenuta in data odierna dallâAutorità Antitrust, la FIGC ritiene la sanzione ingiustificata, basata su argomentazioni documentalmente riscontrabili e su un ragionamento giuridico errato», si legge nella nota della Federcalcio. «Peraltro, tale sanzione è stata irrogata con le stesse motivazioni con le quali era stata sanzionata la Federazione Italiana Sport Equestri (FISE) in un analogo procedimento. Decisione poi annullata dal Consiglio di Stato, con sentenza dello scorso 5 giugno n.5054».
«Per questo, nel ribadire lâassoluta correttezza del proprio operato, la FIGC comunica che è in corso di notifica il ricorso, con richiesta di sospensiva, presso il TAR del Lazio», conclude la FIGC. In particolare, lâAutorità ha infatti accertato che la Figc, almeno a partire dal 1° luglio 2015, ha attuato una complessa strategia escludente per rafforzare la propria posizione dominante nellâorganizzazione di competizioni calcistiche giovanili a carattere agonistico e per estenderla anche al mercato dellâattività ludico-amatoriale, in cui opera in concorrenza con gli Enti di Promozione Sportiva (EPS). La strategia abusiva si è realizzata innanzitutto attraverso la mancata stipula, da parte della Figc, delle convenzioni richieste dal Regolamento Eps del Coni (2014) per lo svolgimento dellâattività agonistica. Ciò ha consentito alla Federazione di precludere agli Eps lâaccesso al mercato dellâorganizzazione di eventi a carattere agonistico, garantendo così a sé stessa una posizione di sostanziale monopolio. In secondo luogo, la Figc ha usato in modo strumentale il proprio potere regolatorio, considerando illegittimamente come agonistica lâattività amatoriale svolta dagli Enti di Promozione Sportiva con atleti compresi tra i 12 e i 17 anni. Inoltre ha imposto anche per gli atleti fino ai 12 anni (per definizione non rientranti nellâattività agonistica) il convenzionamento tra la Federazione e gli Eps e la pre-autorizzazione dellâevento, limitando così la libertà delle Associazioni Sportive Dilettantistiche affiliate alla FIGC e dei loro atleti con doppio tesseramento di partecipare ai tornei organizzati dagli Eps. In questo modo è stata ridotta la capacità degli Enti di Promozione Sportiva di esercitare una sufficiente pressione competitiva sulla Federazione, ostacolando e/o indebolendo la concorrenza nel mercato dellâorganizzazione di eventi ludico-amatoriali