Non si placano le polemiche intorno a Inter-Juventus di sabato sera e soprattutto circa la prestazione del direttore di gara Daniele Orsato, reo, a detta praticamente di tutti i moviolisti, di aver usato due metri e due misure nel corso di questa sfida nel valutare gli episodi. I casi più discussi sono quelli relativi al rosso a Vecino ed alla mancata espulsione, praticamente inspiegabile seguendo la logica, a Miralem Pjanic, quando il risultato era sull'1-1.
Proprio intorno a questi due episodi va ad articolarsi la diffida inviata dal noto legale napoletano Erich Grimaldi alla FIGC e all'AIA con la richiesta di rendere pubbliche le conversazioni intercorse tra il direttore di gara ed i suoi assistenti per stabilire in maniera chiara e definitiva chi ha invocato la revisione dell'episodio al monitor posto a bordocampo.
La motivazione dietro questa richiesta? Accertare che sia stato rispettato il protocollo VAR dal momento che, in caso di violazione dello stesso, potrebbero esserci gli estremi per un risarcimento danni di natura morale per i tifosi ed economica per gli scommettitori non escludendo l’ipotesi di ripetizione della partita attese le lacune del protocollo sulle conseguenze dell’errata applicazione. Di seguito il testo della diffida in questione.
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