Ultime notizie SSC Napoli - Con l'arrivo di Gilmour e McTominay adesso Conte ha tante alternative ai due titolari Lobotka e Anguissa, del modulo ne parla l'edizione odierna de Il Mattino:
"D'ora in poi, il difficile lavoro di rinnovamento può iniziare anche in mezzo al campo: senza titolarissimi all'orizzonte, se resta il centrocampo a due, con un bel po' di alternative se magari Conte volesse cambiare. Non facile, va detto, girare pagina là in mezzo: sono due mesi che lavora al 3-4-2-1 e non pensa, Conte, di dover cambiare subito. Durante la partita, è un'altra storia: col Parma si è affidato al 4-4-2. Tutto dipende dal dinamismo e il carisma di Anguissa e il genio puro di Lobotka ma obiettivamente Conte adesso ha materiale in abbondanza per trovare, nel caso, una nuova quadra in un reparto che è sempre stato il vero oro del Napoli, per personalità e capacità organizzative.
Ecco, l'arrivo di Gilmour e McTominay e il reintegro di Folorunsho mette fine all'epopea dello scudetto, con gli intoccabili moschettieri di Spalletti. Lichtsteiner e Asamoah (esterni nel 3-5-2 varato dal primo Conte alla Juventus) hanno sempre firmato valanghe di gol. Ecco, bisogna capire se i quinti di questo Napoli possono offrire la stessa soluzione. L'idea di un 4-3-2-1 al momento non va presa in considerazione: non solo perché non c'è tempo per provarla, ma anche perché Conte vuole staccare dalla testa dei suoi l'idea della difesa a quattro che, nell'ultima stagione, ha portato in dote 48 gol incassati. L'obiettivo di Conte è quello di alzare il muro davanti a Meret, ributtare indietro il pericolo, e poi ripartire velocemente dalla parte opposta del campo cercando di sfruttare gli spazi che l'avversario concede. Il 3-4-2-1 che sta inculcando nella testa dei suoi ragazzi è il modulo perfetto per interpretare le partite in questo senso: gli esterni hanno il doppio compito di difendere e attaccare, sono le chiavi del gioco. Ma anche l'arrivo di Neres rischia di cambiare certi equilibri: Politano, si sa, le due fasi le ha sempre fatte con grande sacrificio. Il brasiliano, sembra meno propenso. Ma forse gli va solo inculcata una nuova visione. Conte non pensa che il possesso ossessivo sia sinonimo di superiorità: può anche lasciare la palla agli altri, con orgoglio e senza complessi d'inferiorità. Governare il gioco va bene, a patto che lo si faccia con la necessaria velocità. Con McTominay e i suoi 193cm, il reparto acquista gol, peso e soprattutto duttilità. Già, perché l'ex Manchester United là in mezzo garantisce prestazioni eccellenti in ogni ruolo: regista solido, interno di classe e all'occorrenza anche diga a due. Aumentano le possibilità di rotazione ad alta qualità per Conte".