L’ex calciatore di Torino e Napoli (dal 1992 al 1994 con 22 presenze e un gol, ndr) Giorgio Bresciani, 47 anni, è finito in manette. È stata la Guardia di Finanza, ieri mattina, ad arrestarlo. È rinchiuso nel carcere di Bologna in attesa dell’interrogatorio davanti al magistrato. Le accuse che lo riguardano sono di concorso in truffa ai danni dello Stato e turbativa d’asta. Contestazioni che ieri, nel primo confronto con il suo avvocato difensore, l’avvocato Fabio Recchia, ha formalmente respinto dicendo di essere in grado di chiarire ogni cosa. La vicenda che ha visto l’arresto di Bresciani (nato nelle giovanili del Toro e con 22 gol con i granata in quattro stagioni: ’87-89 e ’90-92) riguarda la provincia di Imperia, in particolare Ventimiglia.
IN CELLA ANCHE L’EX DG DELLA CIVITANOVESE Qui la procura ha indagato sulla gestione di una società del Comune della quale era stato nominato prima amministratore delegato e poi commissario liquidatore un commercialista toscano, Massimo Fruschelli, che aveva un rapporto di conoscenza con Bresciani. Fruschelli avrebbe fatto sparire dei fondi (anche nell’ambito di una trattativa immobiliare per la cessione di una palazzina della società) che secondo le Fiamme Gialle sarebbero finiti ad una società romana, la «Edil Roma», della quale l’ex granata sarebbe stato un consulente esterno. Insieme al calciatore è finito in carcere anche Daniele Muscariello, che Bresciani aveva voluto al suo fianco come direttore sportivo quando nel 2014 era diventato direttore generale della Civitanovese (un’esperienza che si era conclusa male).
PERQUISIZIONI E SEQUESTRI In merito alle operazioni finanziarie gli inquirenti hanno rivelato che «le società fantasma (quella ritenuta di maggiore interesse sarebbe la «Edil Roma» ndr.) hanno consentito l’ingresso sui propri conti di somme di denaro immediatamente spostate o prelevate in contanti dagli amministratori delle stesse e che inoltre molte movimentazioni di denaro sarebbero state giustificate contabilmente attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture false». L’avvocato Recchia si è riservato di presentare un eventuale ricorso al tribunale del riesame dopo l’interrogatorio di garanzia. Nel corso del blitz di ieri mattina i finanzieri hanno acquisito una serie di documenti che saranno esaminati nei prossimi giorni dal procuratore aggiunto di Imperia Grazia Pradella e dai sostituti procuratori Bogliolo e Sussarellu.
I PRECEDENTI DELL’EX-CALCIATORE Non è la prima volta che Giorgio Bresciani finisce nei guai per vicende finanziarie. Nel 2008 era finito agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta tra Bologna (città dove viene ricordato per il gol che nel ’96 regalò la promozione in A ai rossoblù) e la Calabria. In quella occasione l’accusa era stata di false fatturazioni. La vicenda processuale si era conclusa solo nella primavera dello scorso anno con l’assoluzione del calciatore e una serie di prescrizioni.