C’era una volta il caro, vecchio pallone di cuoio che faceva subito calcio anche perché chi lo portava era automaticamente inserito nella squadra e pazienza se magari era una schiappa: l’importante era giocare. E invece proprio in quell’Inghilterra che si vanta di essere la patria del pallone (inteso come il football moderno, forte della prima federazione nata nel 1863) la mitica sfera di cuoio è finita fuorilegge nei cortili della scuola, teatro di infuocatissimi match fra giovani campioni in erba (o meglio, in questo caso, sull’asfalto) ed è stata rimpiazzata dalla sua versione in spugna.
VIETATO - Una svolta soft decisa per questioni sanitarie e di sicurezza, per evitare che i bambini si possano far male giocando, come invece è spesso successo in passato. E se, ironia della sorte, la prima scuola ad imporre il divieto al pallone di cuoio è stata nel febbraio scorso la “Malvern Primary School” di Huyton nel Merseyside, dove è cresciuto il capitano del Liverpool Steven Gerrard, adesso è toccato alla “Harewood Junior School” di Tuffley, nel Gloucestershire. Da quest’anno, infatti, i 300 scolari di età compresa fra i 7 e gli 11 anni potranno giocare a calcio durante la ricreazione solo usando dei palloni di spugna, gentilmente offerti dall’istituto, come ha fatto sapere la preside, Andrea Mills. Un “contentino” che ha però scontentato e anche tanto i genitori degli alunni, e se la signora Kirstie Davis, mamma di Harvey James, ha detto al “Daily Telegraph” di considerare la nuova regola «totalmente ridicola e assolutamente stupida, perché non si è mai sentito di un incidente mortale causato da un pallone di cuoio», un’altra mamma le fa eco, puntando il dito contro le norme di sicurezza che soffocano le vite dei bambini, costringendoli a sottostare a regole assurde. «A questo punto tanto varrebbe tenerli in una camicia di forza – ha spiegato l’arrabbiatissima donna – . Fra l’altro mio figlio gioca nella squadra di calcio della scuola e quindi ha bisogno di fare pratica, ma queste palle di spugna di certo non lo aiutano».
NEANCHE I PAPA' SONO D'ACCORDO - Un concetto ribadito anche da un giovane papà, il cui figlioletto di 6 anni sogna di diventare un campione «ma non imparerà mai a colpire correttamente il pallone se non ne usa uno adatto». Ma le rimostranze genitoriali non sembrano fare alcuna presa sulla rigida signora Mills che, pur dicendosi amante del calcio e favorevole alla pratica di tale sport a scuola, ha legato la sua decisione a questioni di sicurezza, visto che nei mesi scorsi si erano verificati spesso incidenti fra gli alunni proprio a causa dei palloni di cuoio: da qui la soluzione delle palle di spugna. «I palloni di cuoio vengono usati da centinaia di anni – ha commentato Nick Seaton, della “Campaign for Real Education” , pure lui contrarissimo alla norma – e quelli di spugna non servono a niente se si vuole imparare a giocare a calcio. E poi non è possibile eliminare ogni rischio dalla vita dei bambini, perché così facendo crescono senza conoscere il senso del pericolo».