Ultime notizie SSC Napoli - I collaboratori di Chiné, il capo della procura federale, hanno preso contatti con Juan Jesus ieri mattina presto: il difensore è fuori dall'Italia, perché per tre giorni il Napoli è in libera uscita e riprenderà gli allenamenti solo domani. Il brasiliano ha chiesto, in un primo momento, di essere ascoltato venerdì, a Castel Volturno, con gli investigatori della FIGC che si sarebbero dovuti spostare sul litorale domizio per raccogliere la sua deposizione, il suo racconto, il suo j'accuse. Sebbene i magistrati sportivi abbiano insistito per anticipare l'audizione, è plausibile che avvenga proprio venerdì.
Intanto, per esprimere la vicinanza a Juan Jesus, come racconta Il Mattino di Napoli, è arrivata anche la telefonata del presidente De Laurentiis:
"Il calciatore è in vacanza, ma sono stati giorni di pochissimo relax: gli altri azzurri lo hanno sommerso di elogi per il gesto pubblico, alcuni (come Rrhamani) lo hanno fatto anche pubblicamente. De Laurentiis ha chiamato il suo difensore per dirgli che è al suo fianco".
E con Luciano Spalletti, com'è andata a finire?
"Con Spalletti, alla fine, si sono parlati: con dei messaggi. Perché Jesus ha sentito anche il suo vecchio tecnico recitare la parte di chi, inevitabilmente, non può che credere alla versione del suo difensore che smontava le accuse. «No, non è andata così. Ho sentito benissimo quando mi ha insultato», la sintesi del pensiero che il brasiliano ha fatto al ct dell'Italia dopo aver sentito la sua conferenza. A Jesus è dispiaciuto che Acerbi sia stato escluso dall'Italia ma non ha mandato giù l'atteggiamento vittimistico avuto dall'interista".