Ultimissime notizie per quanto riguardo quello che sta accadendo nella zona di Pozzuoli per la situazione sisma dei Campi Flegrei e il rischio eruzione che c'è visto che sta accadendo con continui terremoti nelle zone.
C'è ora un piano di fuga organizzato nei minimi dettagli e che riguarda quello che sta accadendo nella zona dei Campi Flegrei. Arriva la conferma dall'Ansa che svela le ultime sul possibile esodo con bus, navi e treni della popolazione di Pozzuoli. Si tratta di un piano di evacuazione per mettere in salvo nel giro di 72 ore mezzo milione di persone in caso di eruzione del vulcano dei Campi Flegrei
E' quello messo a punto dalla Protezione Civile per la prima volta nel 2016, ma oggetto di recenti modifiche e ora al vaglio delle Regioni, e di cui parla oggi Repubblica sulle pagine del quotidiano. Non c'entra, va chiarito, il bradisismo che da mesi tiene in scacco la popolazione tra Napoli e Pozzuoli. L'ipotesi che farebbe scattare il piano d'emergenza nazionale è quella di una eruzione del vulcano. Uno scenario che ad oggi non è previsto dagli scienziati: in questo momento il vulcano dei Campi Flegrei è classificato al livello di allerta giallo.
Quello che farebbe scattare il piano è il livello di colore rosso che imporrebbe una grande fuga da attuare nel giro di 72 ore a bordo di tutti i mezzi di collegamento, tra bus, navi e treni. In particolare i cittadini di Pozzuoli, oltre 76 mila, sarebbero accolti in Lombardia, quelli di Bacoli (25mila) tra Umbria e Marche, gli oltre 11 mila di Monte di Procida tra Abruzzo e Molise. Destinazione Lazio per i residenti del quartiere napoletano di Fuorigrotta, rotta verso la Sicilia per i napoletani del quartiere Chiaia-San Ferdinando.
Ma tutte le regioni italiane sarebbero coinvolte nell'accoglienza, sia pure in misura differente. Il piano - ricorda il quotidiano - sarà testato a ottobre, con la grande esercitazione sul rischio vulcanico predisposta dalla Protezione Civile. Ogni area del territorio interessato è abbinata a una regione italiana, ciascuna delle quali è chiamata a redigere un proprio piano per individuare punti di prima accoglienza, alloggi, assistenza sanitaria e servizi. La spesa prevista è pari a 65 euro a persona, oltre 5 milioni di euro al giorno, 150 milioni in un mese. "All'esercitazione del 2019 - ricorda il primo cittadino di Bacoli, Josi Della Ragione - non parteciparono in molti. Mi auguro che ad ottobre siano molti di più".