Napoli - Non poteva che essere così, non poteva che finire così: lo stadio San Paolo sarà intitolato a Diego Armando Maradona. Lo ha deciso il sindaco di Napoli, Luigi de Magistri, che presiede la Commissione Toponomastica del Comune e che ha avviato subito «l’iter d’urgenza». Perché per l’intitolazione di una strada, una piazza o, in questo caso, di un’infrastruttura cittadina sono necessari almeno 10 anni dalla morte della persona.
San Paolo
Come riporta Il Corriere del Mezzogiorno:
"Ma le deroghe, così come ci sono state per altri napoletani famosi, come ad esempio Pino Daniele, a cui fu intitolata l’ex Vicoletto Donnalbina, a pochi anni dalla morte dell’indimenticabile artista — ci possono essere e ci saranno. Mentre a breve, dopo l’affissione di una targa in memoria di Luciano De Crescenzo in vicoletto Belledonne, ci sarà l’intitolazione della stessa strada appena sarà superata l’emergenza Covid che non consente cerimonie e assembramenti. Mentre lo stadio si chiamerà «Stadio Diego Armando Maradona», nome che potrebbe essere assegnato anche alla «Bombonera» del Boca Juniors, squadra in cui è cresciuto El Nino de’ Oro . Maradona era anche cittadino onorario di Napoli, quindi iscritto all’anagrafe del Comune di Napoli dal 5 luglio del 2017; quando, esattamente 33 anni dopo il suo «approdo» allo stadio al San Paolo, divenne anche «napoletano» a tutti gli effetti. Anche formali, nonostante lo fosse già di fatto. Intanto, Alessandra Clemente, che ha la delega assessorile alla Toponomastica, ha contattato il prefetto di Napoli, Marco Valentini, a cui spetta concedere la deroga per l’intitolazione prima dei 10 anni. Il sindaco ha anche proclamato il lutto cittadino: scatterà nel giorno dei funerali di Diego in Argentina che si decidono in queste ore: in quel momento, le bandiere di Palazzo San Giacomo saranno calate a mezz’asta e sarà anche osservato un minuto di silenzio in tutta la città".