Pagelle Lazio Napoli. Termina Il match per la 5a giornata di Serie A con il Napoli che ha affrontato la Lazio. Le pagelle Lazio Napoli su CalcioNapoli24, con i voti e la spiegazione dettagliata per ogni singolo calciatore azzurro. Voti Lazio Napoli.
di Claudio Russo (@claudioruss)
Meret 6,5 - Si distende come può sul destro di Zaccagni, forse un filo in ritardo. Poi si allunga al 71â sul colpo di testa di Felipe Anderson nell'occasione più ghiotta.
Di Lorenzo 6,5 - Lascia troppo spazio a Zaccagni, dandogli tempo di girarsi e tirare. Per fortuna la diagonale al 25â gli riesce, perchè aveva perso lâuomo e la Lazio rallenta lâazione. Mantiene la posizione, guadagnandosi falli nei momenti finali di partita.
Rrahmani 7 - Deve inventarsi primo costruttore di gioco, sbaglia poco ma molti dei passaggi sono per il suo compagno di reparto. Gran salvataggio nella ripresa in una delle rare occasioni in cui la Lazio si fa avanti, tiene giù la sbarra davanti ad Immobile.
Kim MinJae 6,5 - Tocca una marea di palloni, quello giusto lo prende di testa per il pareggio: grazie alla tecnologia può esultare, è roba di millimetri. Copre bene la difesa, non se ne frega e non fa prigionieri se câè da buttarla via come 30-40 anni fa.
Mario Rui 6 - Permette a Felipe Anderson di avere il tempo di alzare la testa e metter dentro il pallone che porterà allâ1-0. Lazzari e Felipe Anderson sembrano tenerlo nel mirino, poi ritrova fiducia nei suoi mezzi. Rischia tantissimo su Lazzari, nel finale è sul secondo palo ed anticipa Immobile. (Dal 92â Olivera SV)
Anguissa 6,5 - Non riesce a reagire con i tempi giusti sullâ1-0, in più di unâoccasione ha sempre lâavversario alle spalle palla al piede. Poi migliora - e tanto - col passare dei minuti, mano a mano che il pressing della Lazio si affievolisce. Assist per Kvaratskhelia al posto giusto nel momento giusto.
Lobotka 6,5 - Si riappropria del centrocampo, non degli spazi che invece la Lazio gli nega. Non è rapido per la prima mezzâora, poi può respirare e ad inizio ripresa anche correre a campo aperto. (Dal 92â Ndombele SV)
Zielinski 7 - Dà il via allâazione che porterà la Lazio al vantaggio, pare il segnale di una prestazione sonnolenta: poi si risveglia con il corner del pareggio, si ravviva e torna pericoloso correndo palla al piede. Vivissimo nella ripresa, è in tutte le azioni più pericolose assieme a Kvaratskhelia: al 50â chiama Provedel al volo per salvare la porta. (Dal 68â Raspadori 6 - Si piazza a sinistra in una nuova zolla di campo, in maniera ordinata)
Lozano 5,5 - Dovrebbe sfruttare la sua velocità per superare Marusic, ma non gli arriva mai la palla. Quando ce lâha, qualche idea annebbiata spunta nel deserto. Una craniata lo mette fuori gioco. (Dal 48â Politano 6,5 - Col primo strappo mette Kvaratskhelia davanti a Provedel, poi entra anche nellâazione del secondo gol. Ficcante)
Osimhen 6 - Quando lo lanciano in profondità , il lancio è sballato. Per dare unâidea della sua partita, nei primi 45 minuti tocca otto volte il pallone. Un colpo di testa, da solo, a due metri dalla porta, colpisce il palo. Se non è servito in corsa si rischia di perdere molto potenziale, quando si mette in proprio chiama Provedel allâintervento in corner. Al 72â ha il pallone giusto in profondità , Romagnoli lo anticipa e lui non gestisce perfettamente i tempi. Si vede che cerca il gol, almeno câè la voglia.
Kvaratskhelia 7,5 - Tenta di aggirare Patric creando superiorità numerica, ci prova al 28â, preferisce appoggiarla e non tirare in porta. La prima occasione al 34â, poi un palo dopo una ruleta: dà la riscossa. Ad inizio ripresa controlla male davanti a Provedel, il dribbling al 50â è tremendo così come il tiro un minuto più tardi. Era solo unâavvisaglia: la Lazio gli lascia spazio, lui sfonda la porta. (Dal 68â Elmas 6,5 - Mette Osimhen davanti a Provedel, tra le linee per vie centrali si percepisce molto il fastidio che arreca)
Spalletti 6,5 - Si rifugia nelle scelte delle prime tre partite, ma la disattenzione iniziale complica tutto. La Lazio gli vieta la solita costruzione con Lobotka, i centrali devono lanciarla lunga con risultati dubbi. Più che manovra di squadra, giocata del singolo: va bene così, in due azioni arrivano un palo ed un gol dopo oltre mezzâora passata a subire pressing e creando poco o nulla. Lâavvio di ripresa è tuttâaltra cosa, dribbling, occasioni, un dominio del campo certificato dal gol segnato e da un numero spropositato di occasioni create. Il Napoli ritrova le distanze, tiene bassa la Lazio e la costringe a poche sfuriate tenute sotto controllo.