Ultime notizie - Alberto Zaccheroni, ex allenatore di Milan e Giappone, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport.
Come vive l’isolamento?
«Sono decisamente molto poco abituato a stare in casa. Ma devo farlo, dobbiamo farlo. Io che sono sempre stato in giro, mi godo di più la famiglia, l’unico vantaggio di questa situazione drammatica . Mi godo mio padre, che ha 98 anni e sta meglio di me, ma che ho blindato a doppia mandata in casa. Ho la sensazione che la maggior parte di noi qualcosa abbia “preso”. Io stesso, come mia moglie e mio figlio, ho avuto sintomi strani mai provati prima: compressione al petto, gonfiore alle palpebre e leggeri mal di testa»
Il calcio andava fermato prima?
«Col senno di poi, sì. Almeno si doveva avere la determinazione di fermarsi già la domenica dalla partita Parma-Brescia sospesa e poi ripartita, era l’occasione. Un turno in meno di abbracci e contatti tra giocatori chiaramente da evitare»