Intervistato dai microfoni di SerieANews.com, queste le parole di Giorgio Dusi, giornalista di Tuttosport e BergamoNews.it:
Il modello dellâEintracht: vendere e ricostruire, sempre restando competitivi. âPiù che un modello, quello di vendere è una necessità . Nel senso che i giocatori che arrivano a Francoforte, magari vengono da esperienze pregresse negative, come André Silva, che poi ha fatto molto bene, piuttosto che giocatori che vengono da campionati in cui non girano molti soldi. Come Haller o Jovic, arrivati abbastanza giovani e poi sono andati via raggiungendo una dimensione di carriera importante. LâEintracht vende perché i giocatori a Francoforte giocano bene, hanno richieste dâingaggio più alte e non possono trattenerli. Ma quando riescono, se li tengono volentieri. Faccio lâesempio di Trapp, che ha appena rinnovato. Penso che sia uno dei migliori portieri in circolazione, ha vinto lâEuropa League, è in grande crescita e ha fatto molto bene nel corso della sua carriera. A Francoforte sono molto bravi a sviluppare il talento. E chiaramente quando si sviluppa, non si hanno i fondi per tenere i giocatori e quindi li vendi. Questâestate, comunque, perderanno Ndicka e Kamada a zero, non sono i migliori della rosa, anche se rientrano tra i 7-8 più importanti, questo sì. Diciamo che se avessero potuto evitare di dirgli addio, lo avrebbero fatto. Vendere è una necessità , perché alla fine parliamo di un club che deve anche avere i conti in ordine, insieme al tetto ingaggiâ.
Si autofinanzia. âSì, è così più o meno in tutta la Germania. Sono pochi i club che riescono a trattenere i giocatori. Il Bayer Leverkusen terrebbe volentieri Diaby per unâaltra decina dâanni. Ma se lui arriva con una richiesta di un aumento di stipendio, da 4 milioni netti a 8 milioni, diventa insostenibileâ.
Non tutti sono il Bayern Monaco. âMa anche il Bayern, alla fine, guarda il caso di Thiago Alcantara che va via a parametro zero. Alla fine va via perché ha chiesto troppo dâingaggio. Così come Lewandowskiâ.
Ricordo un Toni Kroos venduto al Real Madrid per una ventina di milioni âQuella era stata una situazione molto particolare. Câerano di mezzo anche altri giocatori in organico, come Javi Martinez, Schweinsteiger, a centrocampo ce nâerano tanti. E lì hanno fatto una âsceltaâ che per mille ragioni è ricaduta sulla cessione di Kroos. Col senno del poi non credo che lo rifarebbero (ride, ndr). Ma comunque era una squadra diversa, era arrivato Xabi Alonso, câera Guardiola in panchina⦠Tante cose, insommaâ.
Qual è il giocatore più pericoloso dellâEintracht? Quello che il Napoli dovrebbe temere. âLa risposta più ovvia è Kolo Muani. Adesso che lo stanno conoscendo tutti, sta diventando un giocatore di caratura internazionale. Al Mondiale e non solo ha fatto benissimo. Io invece te ne faccio un altro di nome, di cui si parla molto poco che è Jesper Lindstrom, il giocatore più creativo. Lo presero due anni fa dal Brondby, io lo conoscevo e sâintravedevano già dalle amichevoli dei pezzi di tecnica straordinari. Era un giocatore che con uno schiocco di dita ti faceva succedere le cose, quelli che ti entusiasmano. Ha il dribbling facile, il piede veloce, rapidità â.
Lindstrom è uno di quelli che fanno divertire i tifosi. âEsattamente, infatti è un pezzo pregiato della rosa. Anche di lui si parla un poâ poco perché forse non ha grossissimi numeri a livello di gol e assist. Però se guardi i gol che fa, sono tutti bellissimi (ride, ndr). Questo depone in suo favore. Secondo me sono loro due quelli più pericolosi in termini di finalizzazione. Se però il Napoli vuole riuscire a fermare lâattacco dellâEintracht, deve fermare il cervello che è Mario Gotze. Eâ quello che con un tocco, una sponda, un movimento, è talmente più avanti degli altri come testa, come percezione del calcio, che sostanzialmente quando la palla passa nella sua zona, câè già una situazione di pericolo. Perché accelera il gioco, crea, è un giocatore totale. Nemmeno lui ha grossi numeri, se guardi le statistiche non lo risaltano. La statistica che più esalta Gotze è quella dei km percorsi in partita. Eâ tra i giocatori che corre di più in tutta la Bundesliga. Fisicamente non è più il giocatore che dava tante incertezze, non dava garanzie. Eâ diventato un giocatore affidabile, tecnicamente non lo scopriamo oggi. Eâ rinato fisicamente, a livello tecnico non ci sono mai stati grossi dubbi. Quella è la chiaveâ.
I tifosi dellâEintracht sono qualcosa di magico: 35 mila persone in trasferta a Barcellona, câè anche una enorme raffigurazione di Che Guevara nella parte del gruppo più caldo. Eâ un inferno giocare a Francoforte? âLoro in casa sono spettacolari, perché poi se vai a vedere la storia recente del club, non è che hanno avuto grandissime frequentazioni con le coppe europee. Da quando ci sono tornati stabilmente, più o meno dal 2018 quando vinsero la DFB Pokal, sono rientrati insomma nel giro, hanno sentito questa cosa dellâEuropa. Lo âsloganâ, chiamiamolo così, dei tifosi dellâEintracht è âIm herten von Europaâ, ovvero âNel cuore dellâEuropaâ. Una doppia metafora, perché chiaramente indica la posizione della città , che si trova al centro dellâEuropa, è il centro finanziario principale, e anche perché è una squadra che va in Europa con il cuore. Una metafora che fa capire la passione dei tifosi che câè dietro. Si può leggere molto nel sentimento dâappartenenza che câè a Francoforte. Câera anche unâaltra squadra qualche anno fa, lâFSV, era in Zweite e oggi è finita nelle serie minori. Forse lâEintracht non è ancora grande quanto la città , anche se andando a vedere la storia ha vinto coppe, il campionato, ha una finale di Coppa dei Campioni giocata contro il Real Madrid. Infatti questa sarà la prima volta in Champions dopo 62 anni. Eâ una nobile, non è una squadra che non ha tradizione. Non ha mai avuto, però, continuità nella tradizione a così alti livelli e lâentusiasmo è aumentatoâ.
La Bundesliga rispetto agli anni scorso è più combattuta. Non câè il vuoto tra la prima -che è spesso il Bayern Monaco- e le altre. Eâ più un demerito del Bayern, o un merito delle altre? âSe andiamo a vedere la media punti del Bayern Monaco è molto bassa. Sono in proiezione per finire forse sui 75 punti, che è abbastanza poco. Da quando hanno vinto il campionato per la prima volta sul ciclo di dieci, non ha mai fatto così pochi punti. Le altre stanno tenendo una media punti simile e stanno facendo delle ottime cose. La Bundes è un campionato imprevedibile, ma abbastanza prevedibile sulle possibili proiezioni del campionato. Con 65 punti arrivi sicuro in Champions League. Lâanno scorso il Lipsia ci è andato con 58 punti. Ma chi si aspettava un campionato del genere dellâUnion Berlino? (ride, ndr). Il campionato è aperto, se lâUnion Berlino avrà una media da due punti a partita insieme al Bayern, lâUnion starà over-performando, rispetto a quelle che sono le previsioni e i valori tecnici e il Bayern sta under-performando. Poi câè il Dortmund che è sempre lì, molto altalenante, ma ha appena iniziato un ciclo nuovo e ha molti alti e bassi. Il periodo nero è sempre dietro lâangoloâ.
Con la fase a eliminazione diretta delle coppe, può cambiare ancora qualcosa per il Dortmund e non solo. âIn fin dei conti, non è che parliamo di una squadra che comunque ha lâobbligo di portare a casa dei risultati in Europa. Faccio un esempio: se lâInter non passa col Porto, a Milano non è contento nessuno. Lo stesso se il Milan viene eliminato dal Tottenham, visto il momento degli Spurs. Ma se il Dortmund esce, ci può stare. Non è che se la vivono con una pressione mentale particolare. Il Chelsea ha speso oltre 600 milioni sul mercato, è chiaro che il BVB se la vive in maniera più rilassata. Secondo me un caso in cui lâEuropa ha condizionato veramente è stato con il Lipsia lâanno scorso, in Europa League, che avevano lâobbligo di vincere con lâEintracht e questâultima a un certo punto ha ritenuto più giusto puntare sulla coppa che sul campionato. E alla fine hanno avuto ragione. Nelle ultime dieci hanno fatto malissimo, ma hanno vinto la coppa, che gli vuoi dire? Dipende troppo da caso a caso. Anche quella è una questione di eventi. Tutti incroci. La prossima è Bayern-Union, in futuro ci sarà il Klassiker col Dortmund⦠Sono tante situazioni dove in assoluto câè un divario abbastanza grossoâ.
Il Bayern non dà mai la sensazione di poter perdere un campionato.
âNo, perché hanno preso a gennaio Cancelo, Blind e Sommer. Dovevano sostituire Neuer, uno dei migliori cinque portieri al mondo, e sono andati a prenderne uno che nei migliori venti ci può stare. E questo è già un livello superiore di tecnica. Parliamo di un equilibrio molto fragileâ.
Solo due vittorie dello Schalke in campionato, è una squadra depressa? âLo sto vedendo molto in crescita nel 2023, ha fatto un buon mercato di gennaio. Eâ andato a prendere i giocatori giusti, magari non sono molto conosciuti, ma erano quelli di cui avevano bisogno. Non quelli a caso, ma quelli funzionali a ciò che devâessere il progetto dello Schalke. Il problema vero è che câè stata una depressione nel periodo che ha portato alla retrocessione. Lo scorso anno hanno provato un progetto tecnico che alla fine non è andato in porto, perché sono state fatte delle scelte a livello tecnico che non sono state indovinate. Per la Zweite andava bene, perché i giocatori erano molto forti e la promozione è arrivata. Questâanno sono partiti con un progetto tecnico che in realtà non lo era. Hanno preso un allenatore che anche loro non volevano, ma che era lì, costava poco e si era salvato lâanno prima. Infatti lo hanno fatto fuori alla prima occasione, quando hanno avuto un buon sostituto che è Thomas Reis dopo lâesonero dal Bochum. E si sta vedendo, perché al di là dei risultati, valutando le prestazioni è una squadra in crescita. E con una media punti vergognosa, sono a 12 punti, con lo Stoccarda a 16 e lâHerta Berlino a 17 punti. E a 19 punti ci sono le altre. Se lì sotto porti a casa due scontri diretti, sei rientrato in piena lotta. Lo Schalke sta facendo un percorso di miglioramento tale che può portare a breve alla vittoria di quegli scontri diretti. Non dico che si salverà , però non lo do per morto, perché in campo si vedono dei miglioramenti. Comunque quando perdi sempre, vai male da tre anni, ogni volta che ti giri vedi 60 mila persone, un poâ di pressione ce lâhai, ma anche un poâ di orgoglio e di amor proprio viene fuoriâ.
Guardando le partite dellâAtalanta, câè una crescita impressionante di Hojlund di partita in partita. Senza fare bestemmie, ma questa linea sottile tra lui e Haaland, può esserci su certe cose? âIo ho avuto la fortuna di parlare con lâallenatore dello Sturm Graz, Christian Ilzer, che lo ha avuto nella seconda parte della scorsa stagione. E lui ha detto che il ragazzo, quando è arrivato, aveva già questo paragone in testa, nel senso di âio voglio essere come quello lìâ. Bisognerebbe riflettere anche sul fatto che Haaland non ha manco ventitré anni ed è già un metro di paragone (ride, ndr). Questo per dire che stiamo parlando di un giocatore che sa bene che quel paragone esiste, non gliene frega niente di rispettare le aspettative per forza basandosi su ciò che ha fatto Haaland. Nei primi mesi a Bergamo si sono evidenziati tanti difetti, piccoli errori, imperfezioni, che sono assolutamente normali per un ragazzo così giovane e ancora tutto da formare. Il vero punto di contatto tra Hojlund e Haaland, secondo me, andando a riascoltare gli ex allenatori del norvegese, si può capire che il punto debole è il colpo di testa. Non ce lâha. E Gasperini e Ilzer, dicono la stessa cosa di Hojlund. Il paragone câè, secondo me Hojlund non avrà i numeri di Haaland, che va praticamente a un gol a partita di media in carriera, è uno che in generale segnerà un poâ di meno. Però parliamo di Haaland che farà 50 gol e Hojlund che si assesterà sui 30-35 gol. Eâ forte e speciale, si capiva da subito che câera questâaura intorno a luiâ.
Forse il suo punto di forza è proprio la strafottenza, anche del paragone con Haaland. âTi faccio un altro esempio di ciò che diceva Ilzer. Quando è arrivato ha giocato contro il Rapid Vienna e dice âlui segna un gol bellissimo e va a esultare contro i tifosi avversari. Io gli ho detto non lo fare, non ti conviene, ti crei dei nemici. La volta dopo lo ha rifattoâ. Ma che ci vuoi fare, fa parte del ragazzo, però è unâarroganza positiva, tutti quelli che lo hanno conosciuto allo Sturm Graz hanno sottolineato solo aspetti meravigliosi della sua personaâ.
Se continua così, lâAtalanta può cederlo a cifre alte già dopo un anno. âSì, ma dipende anche dal piazzamento finale dellâAtalanta. Il bilancio sta abbastanza bene, non ha tutta questa necessità di vendere. Poi se non lo vendi a 100 milioni questâanno, puoi venderlo anche a 80 milioni lâanno prossimo e la plusvalenza lâhai fatta. Eâ un giocatore che ha firmato un contratto a lungo termine, diciamo che non sei spalle al muro. Io la penso come Ilzer, stare un altro anno allâAtalanta potrebbe fargli anche abbastanza bene. Vederlo di domenica è uno spettacoloâ.
Lâimpatto di Lookman in Serie A e le prospettive dellâAtalanta con questa coppia dâattacco? âLookman ho avuto modo di conoscerlo ai tempi del Lipsia, parliamo di cinque anni fa, nella seconda parte della stagione 2017/18. Poi era tornato in Inghilterra, lâhanno ricomprato e poi dato in prestito, perché con Nagelsmann non aveva legato. Ricordavo un giocatore totalmente diverso. Gasperini da agosto a novembre lo ha messo spesso in panchina. Eâ impressionante il numero di gol fatti, credo che nemmeno loro si aspettassero un impatto così. Gasperini ha capito che è un giocatore con un gran senso del gol. Non bisogna secondo me neanche pensare che possa segnare 20 gol a stagione, per tre o quattro stagioni consecutive. Però è uno che ha una costanza fisica molto importante. Gasperini ha questâabitudine di cambiare spesso gli attaccanti a partita in corso verso il 65â². Tante volte, però, quando toglie Lookman sembra che lui abbia ancora energie nelle gambe per andare. E adesso vedo che lo toglie un poâ meno, magari verso lâ86â²â.
Giocare in Italia è diverso rispetto alla Premier League, anche dal punto di vista fisico quando non sono al 100%.âUn discorso che faceva molto Conte. Giocatori che hanno già una buona tecnica di base, che vengono dalla Premier League, in Italia trovano un posto totalmente diverso. Lookman inoltre non è un giocatore frenetico. Un poâ allâinizio lo era, ma è migliorato, anche le percentuali di tiro sono straordinarie. Ha una precisione a livello di tiro che è molto alta. Questo depone ampiamente a suo favore. Lookman e Hojlund avranno i loro alti e bassi, insieme promettono una trentina di gol a stagione considerando solo il campionato. Da lì a dire che lâAtalanta può tornare a essere una squadra da Champions, comâera ai tempi di Gomez e Ilicic, questo non lo so. Sta di fatto che sono due giocatori di cui lâAtalanta aveva bisogno, per rompere con quello che era il passato. La situazione di Gomez, Zapata che si è fatto male di nuovo⦠LâAtalanta sta aprendo un nuovo ciclo, bisognerà capire quanto verrà portato avanti, perché câè anche Koopmeiners, Scalvini, che hanno ancora tanti anni ad alti livelli in carriera, devi capire chi puoi tenere e a chi puoi rinunciare. Io sono sicuro che se lâAtalanta venderà , lo farà a cifre molto alte e poi è una squadra che si rigenera. Il punto vero sarà capire se Gasperini andrà via. Ha un contratto ricco e fino al 2025. Eâ il miglior allenatore che lâAtalanta abbia mai avuto e il migliore in circolazione insieme a Spalletti. Sono anni luce più avanti rispetto a tutti gli altri. Penso che sia un fatto. Spalletti ha fatto tante tappe diverse in carriera, Gasp è al settimo anno nello stesso posto e i suoi precedenti sei sono i primi sei posti delle migliori stagioni dellâAtalanta.
La sua forza è stata sempre rinnovarsi e mantenersi in alto, proponendo sempre un gioco bello da vedere e che porta risultati, che interessa al club. Poi alla gente interessa altro. âLa gente vuole vedere che la squadra si fa il culo. Vuole vedere che la squadra non lascia giù neanche un centimetro e sono tutti contenti. Perché dopo una sconfitta col Sassuolo, dove secondo me câera molto da essere arrabbiati, dicevano che andava bene. La squadra ha reagito e tentato di tutto fino al 90â². Io non sono dâaccordo, però questa cosa per dirti qual è lâopinione popolare. Eâ unâopinione sana, si parla di una squadra che ha fatto correre Muriel, con tutto il bene penso sia significativo anche questoâ.
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