Calciomercato Napoli - A â1 Football Clubâ, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giacomo Tedesco, allenatore ed ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Bologna. Di seguito, un estratto dellâintervista.
La Fiorentina si aggiudica la seconda finale consecutiva in Conference League: è tra quelli che ritengono sia una competizione di poco conto o che pensa sia un torneo di valore?
âEâ sempre un torneo europeo, una competizione che ti dà lâopportunità di confrontarti con altre realtà europee, di qualificarti allâEuropea League. Si gioca contro squadre che sfruttano giovani talenti, cosa che non avviene nel nostro calcioâ.
Perché crede che in Italia non si riescano a lanciare giovani prospetti come allâestero?
âNon câè il coraggio di lanciarli. Viviamo troppo di risultato e, se le partite vanno male, il rischio è che la dirigenza mandi via un allenatore. à un problema italiano che va avanti da anni. Lâunica società che dà più fiducia ai giovani è lâEmpoli, che valorizza i propri settori giovanili. I presidenti che spendono tanti soldi hanno la necessità di raggiungere subito gli obiettivi, come il Napoliâ.
Il Napoli che, però, sembra destinato a chiudere la stagione a metà classificaâ¦
âLo scorso anno, il Napoli ha staccato tutti ma, in questa stagione, rischia di non qualificarsi alle coppe. Câè qualcosa di strano, non si riesce a battere nemmeno una squadra che lotta per salvarsi. Non si può pensare soltanto allâaddio di Spalletti, la squadra sostanzialmente è la stessa. Non so se sia mancato qualcosa, ma la gestione di Spalletti teneva tutti sulla corda. Chi entrava giocava meglio di chi usciva. Questâanno, forse, non ci sono state le stesse motivazioni. Potrebbero esserci dei malumori, ma non si può sapere con esattezzaâ.
Quante responsabilità ha De Laurentiis per questa stagione?
âSicuramente si confronta con il direttore, ma il capo è lui. Assumersi le responsabilità di errori che sono sicuramente anche suoi, dimostra quanto ci tiene. Sono sicuro che, dal prossimo anno, farà di tutto per riportare il Napoli dove meritaâ.
Quale allenatore potrebbe riportare il Napoli dove merita?
âSpero in un allenatore come Italiano, con un gioco propositivo. Eâ uno dei pochi, con Gasperini, che ti fa divertire, che porta uomini in area. Sono squadre che non hanno paura di giocare. LâItalia ha bisogno di allenatori come questiâ.
Vedrebbe bene Conte sulla panchina azzurra?
âEâ un grande allenatore. Più che rischiare un giovane, vorrebbe delle certezze, come avvenuto a Palermo con De Zerbiâ.
Che gara si aspetta tra Napoli e Bologna?
âMotta ha fatto un lavoro fantastico, inaspettato. Nessuno immaginava, allâinizio dellâanno, un piazzamento Champions. Dallâaltra parte câè un Napoli in cui tanti giocatori vorrebbero giocarsi una riconferma. Gli azzurri cercheranno di battere il Bologna che, però, ha fatto un campionato stratosfericoâ.
Quanto ha inciso Thiago Motta?
âNel bene o nel male, è sempre il tecnico ad assumersi le responsabilità e i meriti. Anzi, di solito, se le cose vanno male la colpa è del tecnico. Diversamente, se la stagione è positiva si pensa ai calciatori. Quella di Thiago Motta è stata una grande stagioneâ.
Cosa è accaduto alla Salernitana?
âEâ una situazione strana. à partito tutto da un giocatore che, lo scorso anno, aveva il 50% dei meriti della salvezza: Dia. Questâanno, non è mai sceso in campo, non è mai stato protagonista. Più delle volte ci sono stati problemi. Si sarebbe potuto pensare di cederlo subito, assecondando le richieste. à stato tenuto con poca voglia. Un giocatore come lui è mancato e nessuno ha preso il suo posto. Lâattaccante che poteva fare gol non câè stato. Se non hai lâuomo che fa quindici gol in stagione è difficile salvarsiâ.