Ultimissime calcio Napoli - STEFAN SCHWOCH, ex attaccante del Napoli, è intervenuto a âNAPOLI MAGAZINE LIVEâ, trasmissione che approfondisce i temi dâattualità legati al Calcio Napoli, condotta da Antonio Petrazzuolo, in onda il giovedì dalle 21 alle 22 su Napolimagazine.com e su tutti i canali social di âNapoli Magazineâ (Facebook, Twitter, Instagram e Youtube). Ecco quanto dichiarato:
âPrima di tutto voglio abbracciare tutti quelli che ci seguono, tutti i napoletani che sono sempre tanto gentili e affettuosi. Credo che in momenti come questi non dobbiamo pensare solo negativamente, non dobbiamo abbatterci, anche perché sono sicuro che ne verremo fuori alla grande. In questo momento il calcio credo sia lâultimo dei problemi, in questo momento tutti dobbiamo fare il massimo sforzo per sconfiggere questo virus, poi parleremo di ricominciare, è chiaro che se riusciremo a farlo presto, significherà che il peggio è passato. Credo che le persone che lottano in prima linea contro il coronavirus meritino tutto lâaffetto, la riconoscenza e il sostegno possibili, non smetteremo mai di ringraziare medici, infermieri, tutte quelle persone che stanno mettendo a rischio la propria vita per salvare quelle degli altri. Cosa sto facendo? Sono in casa e vado fuori giusto per lo stretto necessario, cercando ovviamente di vivere questo momento, per quanto possibile, il più serenamente possibile. Ne approfitto per dire che anche io mi sto attenendo scrupolosamente alle indicazioni del Governo, da quelle più semplici a quelle un poâ più fastidiose, ma questo è il contributo che ci viene richiesto e questo è quello che dobbiamo fare. I napoletani sono sempre straordinari, non è un caso che siano stati i primi a lanciare questa iniziativa di unirsi tutti, in unâunica voce, cantando dai balconi. Mi auguro che tutte le persone del Sud possano continuare a dare lâesempio che hanno dato anche perché, onestamente, sarebbe davvero una sciagura immane, considerati i problemi che, purtroppo, ci sono nelle strutture sanitarie, ma non ho mai avuto dubbiâ.