Luciano Spalletti, allenatore dell'Inter, ha parlato in conferenza stampa nel caos del caso Mauro Icardi, ecco le dichiarazioni evidenziate da TMW:
Ha rivisto Icardi: cosa vi siete detti? - "Per noi ripeto è stata una scelta dolorosa e difficile da prendere. Per il ruolo che hai quando professionalmente ti chiami in un modo dentro a un contesto, è fondamentale essere giusti e corretti verso il gruppo, verso l'Inter. Dentro lo spogliatoio ci sono portoni aperti, ci diciamo tutto in faccia e direttamente. Si può dire che è stata presa una decisione non contro Mauro ma a favore dell'Inter. Grossomodo è quello che gli ho detto, non si possono spiegare tutti i particolari.
Dobbiamo rendere conto ai tifosi, in ogni decisione che prendiamo, verso il movimento che ci permette di stare dentro certi meccanismi. La squadra va messa davanti a tutto. A voi piace chi fa gol, poi c'è anche il difensore che se agisce individualmente può andare in difficoltà . In difesa ci si divide i compiti, serve il supporto per il compagno. E per gli attaccanti il discorso è uguale, non ci sono solo le marcature. Si è arrivati a un punto nel quale non potevamo davvero fare più nulla. Icardi è un giocatore dell'Inter e useremo tutte le sue qualità ".
E' convocabile per domani? - "No, ha un problema al ginocchio riscontrato dallo staff medico. Non è in condizione di giocare e per il momento non è convocabile. Purtroppo non lo è neppure Keita. Esiste un bollettino medico a cui attenersi".
Si aspetta di vedere comunque Icardi a San Siro? - "Non mi aspetto niente. Io con lo spogliatoio devo essere giusto. Chiedo sempre: 'C'è qualcuno tra voi che vuol dire qualcosa?' "
Qualcuno ha paragonato le incomprensioni con Icardi con quelle passate a Roma con Totti... - "Non ho preso io questa decisione, ma la società . Non credo mi si possa amputare nulla".
Ai microfoni di Sky Sport, Spalletti ha aggiunto le seguenti dichiarazioni evidenziate da Calcio Napoli 24:
"Abbiamo un portone aperto verso gruppo e squadra, e una porta aperta verso il pubblico, per far convergere tutte le decisioni che prendiamo per il bene del club e della squadra. Abbiamo la responsabilità di non risparmiare neanche un centrimetro per quello che è il movimento che abbiamo dietro, si passa sopra a tutto e tutti per il bene comune di squadra e tifosi. Mondo social? Perchè poi la vita è quella del contatto, del riuscire ad essere poi d'accordo su che cosa andare a fare. Quale direzione vogliamo prendere, quale difesa vogliamo prendere? Il salvadanaio comune che c'è prima di entrare nello spogliatoio? Si butta tutto lì, meriti e demeriti di ognuno di noi".