Ci avviciniamo a grosse falcate al big match dellâOlimpico tra Lazio e Napoli. Alla vigilia di questa importante e delicata sfida, decidiamo di intercettare â in esclusiva â Raffaele Sergio, ex delle due compagini e attuale allenatore della Primavera dellâAvellino. Con lâex difensore di Lazio e Napoli parliamo non solo dellâincontro di sabato sera ma anche del campionato.
Lazio da una parte, Napoli dallâaltra: come ci arrivano? Che partita sarà ?
Sono due squadre con entusiasmi opposti: una in sofferenza che è il Napoli, e lâaltra che è in un momento esaltante. La Lazio ha grossi vantaggi sotto lâaspetto tecnico, tattico, mentale. Napoli non ha trovato ancora la quadratura. La lazio parte con i favori dei pronostici ma sarà una partita molto difficile.Â
In cosa vedi cambiata la Lazio? Questione di testa?
Contro il Brescia, la Lazio dello scorso anno, lâavrebbe persa. Più che con le grandi, sta facendo risultati con le piccole. Riesce ad ottenere il massimo, è più matura. In più, bisogna aggiungere, che finchè lâarbitro non fischia non demorde: è una squadra molto convinta. Inoltre credo che la rosa sia molto competitiva.
Giusto parlare di scudetto?
Con i 3 punti a disposizione tutto è possibile. Ha una nuova mentalità , non ha nulla da perdere. Stanno là . Sognare non costa nulla.Â
Arriverà un Napoli che attraversa non poche difficoltà â¦Â
Nel Napoli, ad un certo punto, si sono accavallati i ruoli. La scelta di non andare in ritiro ha senza dubbio rotto e condizionato tutto lâambiente. Chi la vive dallâinterno lo sa di più. Questa cosa ha portato confusione, adesso non è semplice rimettere insieme i cocci. Il Napoli ha una brutta gatta da pelare, non sarà semplice.Â
Un commento su Inzaghi, uno su Gattuso.Â
Inzaghi ha dimostrato grandissima professionalità , ha dimostrato, sul campo, grande compattezza. Dallâaltra, invece, câè un allenatore che ha fatto poca esperienza come allenatore, ancora non ha dimostrato di valere questi tipi di panchina come Napoli e Milan. Ha dimostrato molto da giocatore, poco da allenatore. Eppure ha avuto da subito sue squadre troppo importanti da gestire. Inzaghi ha dimostrato valore con i fatti, Gattuso non ancora.