Scozzafava a CN24: "Gattuso non è il solo responsabile! De Laurentiis sente sempre altri allenatori, non solo ora: Allegri negli anni è diventato una sorta di consigliere"

Ultime notizie Napoli -  La giornalista del Corriere del Mezzogiorno Monica Scozzafava è intervenuto in diretta ai nostri microfoni durante ‘Calcio Napoli 24 Live’ trasmissione in onda su CalcioNapoli24 TV (296 Digitale Terrestre) per parlare delle ultime notizie sul Napoli. Ecco quanto evidenziato da CN24:

“Gattuso intanto deve vincere, e naturalmente invertire la rotta, ma poi convincere e deve farlo la squadra in primis, deve capire di poter competere con squadre alla sua portata ed offrire prestazioni che non siano scoraggianti come quella contro il Verona. È un momento delicato per la gestione di Gattuso, ci si aspetta una inversione di rotta altrimenti sarà sempre l’allenatore a pagare per primo. Iniziare a vincere e poi prestazioni che convincano, nessun tifoso del Napoli e nemmeno De Laurentiis vorrebbe vedere prestazioni come quella di Verona: la squadra da dicembre ci ha abituato a svolte illusorie, si cerca una stabilità ed è questo l’aspetto più discutibile. Credo che il presidente si stia soffermando sull’instabilità delle prestazione.

Assenza di un piano B dietro la crisi del Napoli? La squadra aveva iniziato una trasformazione anche sulla base dell’acquisto di Osimhen e sull’utilizzo di Mertens a supporto: venendo meno entrambi, il Napoli ha subito una involuzione da dicembre ad oggi. Il punto di non ritorno è stata la partita persa con l’Inter, quando Mertens si è fatto male e ha dato forfait. È come se fosse crollata mentalmente la squadra, sapendo di non avere più dei punti di riferimento. Le assenze sono dei fatti a cui Gattuso può aggrapparsi, ma l’involuzione è stata anche mentale. Petagna? Uno che si è prestato alla causa più degli altri, ha cercato di dare il meglio possibile. Lozano? Stiamo vedendo il suo contributo, lo stesso Insigne fino al match con la Fiorentina nessuno si sarebbe pensato di metterlo in discussione. Attribuisco il calo di qualità del gioco al calo mentale di tutta la squadra, secondo me il match contro lo Spezia farà uscire fuori quella qualità che il Napoli ha fatto intravedere, una reazione di orgoglio a cui la squadra ci ha abituato anche in passato. Da questo punto di vista Gattuso può stare tranquillo, ma non è pensabile continuare la stagione in modo così altalenante.

De Laurentiis è solito fare telefonate ad altri allenatori, le fa anche nei momenti di tranquillità: Allegri resta un vecchio pallino, c’è stima ma negli anni è diventato una sorta di consigliere. Spesso si sentono. Su Benitez, nonostante l’addio, il tempo ha aiutato a ripristinare certi rapporti: magari anche con lui si sono susseguite. Che in questo momento la telefonata diventi anche figlia delle valutazioni del presidente ci può stare, non mi sento di dire che la telefonata sia legata ad un esonero. Il destino del Napoli è legato alle prestazioni di qui ad una settimana, se non dovesse invertire la rotta purtroppo è l’allenatore per primo a pagare il conto, pur non essendo l’unico responsabile.

Idee post Gattuso non rientrano nei parametri economici della società? È chiaro che se parliamo di idee ribadisco una cosa: io credo che Mazzarri sia l’allenatore che s’è lasciato meglio, ha guidato il Napoli per più tempo, emozionalmente ha contribuito alla rinascita con Coppa Italia e qualificazione Champions. Accetterebbe la soluzione? Non so, ma per l’affetto che ha per la piazza e per i rapporti che si sono ricomposti credo sarebbe una bella piazza dove rilanciarsi e provare a rivivere ciò che ha dato qualche anno fa. Stiamo parlando di idee, però.

Mi piace pensare che non sia un momento di trapasso per il Napoli, anzi Gattuso merita per me la conferma e spero riesca nelle prossime 2-3-4 giornate ad invertire questa rotta. Non vincendo sempre, ma dando una stabilità a questa squadra perchè è da qui che arrivano i risultati”