Ultimissime calcio Napoli - “Il Crotone ha bisogno di punti salvezza e ha cambiato allenatore da poco, dunque sono subentrati nuovi stimoli che potrebbero creare qualche insidia al Napoli. Gli azzurri devono vincere e continuare ad inseguire l'obiettivo Champions, insperato fino a qualche tempo fa. Nonostante veda un Milan in difficoltà nell'ultimo periodo, non credo che uscirà fuori dalle prime quattro, pertanto il Napoli ha bisogno di vincere domani e fare un buon risultato contro la Juventus. L’obiettivo, ora, è vincere più partite possibili - queste le parole di Gennaro Scarlato, ex calciatore, fra le tante, di Napoli e Crotone, e allenatore del Benevento Under 17, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione su 1 Station Radio -. Gestione settore giovanile azzurro? Nel progetto iniziale di De Laurentiis, quando arrivò a Napoli, c’era quello di puntare sui giovani col progetto della 'scugnizeria', ma poi non è mai stato fatto nulla per i ragazzi, tant’è che la Primavera, lo scorso anno, è anche retrocessa e quest'anno non sappiamo ancora se riuscirà a risalire in Serie A. La società preferisce acquistare un giovane straniero per poi venderlo ad un prezzo più alto dopo un paio di anni. A Benevento, invece, il presidente Vigorito investe tanto sul settore giovanile e quest’anno abbiamo fatto esordire diversi calciatori in A. Futuro di Gattuso? Io credo sia arrivato ai titoli di coda, sia per suo volere che per quello della dirigenza. Il mister si è risentito per i contatti fra De Laurentiis ed altri allenatori. Credo che la volontà del calabrese sia portare la squadra in Champions e poi salutare. Se non dovesse riuscirci, sarebbe De Laurentiis a cambiare strada. Chi più pronto a sostituire Rino? Credo De Zerbi. Ultimamente sta giocando col 4-2-3-1, ma è un integralista del 4-3-3, e la rosa partenopea è ricca di calciatori idonei a questo modulo. Anche Italiano usa il 4-3-3, ma ha meno esperienza di Roberto. Juric, invece, ha una mentalità diversa che si avvicina più all’Atalanta, perché 'figlio' di Gasperini. Porterebbe il suo 3-4-2-1, che non credo sia nelle corde dei calciatori azzurri. Quanto è difficile per un napoletano essere un profeta in patria? Complicato. Le pressioni sono triplicate perché la piazza si aspetta sempre il massimo e sei sempre il capro espiatorio. Insigne sta reggendo bene queste pressioni. Ovviamente, il capitano azzurro e il suo entourage aspettano l’Europeo, perché se dovesse disputarlo da protagonista le richieste potrebbe essere diverse, ma mi auguro resti a vita al Napoli, non riesco ad immaginare la squadra senza di lui. Non mi priverei nemmeno di Koulibaly e Fabian Ruiz, perché le loro cessioni farebbero ridimensionare il progetto. Però, se dovessi essere costretto a fare una cessione, venderei lo spagnolo, perché un suo sostituto si potrebbe trovare, a differenza del difensore senegalese, unico nel suo ruolo. Si parla di Milenkovic e Senesi, che sono entrambi bravi, ma non arrivano al livello di Kalidou. Chi mi ha più deluso? Non è una delusione, ma più una voglia di scoprire di che pasta è fatto: Elmas. Da quando è arrivato ho visto ben poco e mi aspetto qualcosa in più, soprattutto per capire quale sia il suo ruolo. Domani, nel caso in cui Zielinski non dovesse giocare, potrebbe sostituirlo come trequartista, anche se penso che il suo ruolo ideale sia la mezzala”.