Gentili lettrici e lettori di CalcioNapoli24, benvenuti alla diretta testuale di Maurizio Sarri, allenatore del Napoli. Il tecnico degli azzurri parla subito dopo il pareggio contro l'Inter nel posticipo della domenica sera.
"Probabilmente ho delle percentuali sbagliate... Sono meccanismi che si innescano in maniera naturale, non è che uno sceglie di giocare di più a sinistra. Lì abbiamo più qualità e si sviluppa meglio il palleggio. Solitamente ci dicono che è un pregio e poi quando si pareggia diventa un difetto. Le nostre azioni prolungate nascono a sinistra, mentre a destra abbiamo calciatori che attaccano lo spazio".
"E' stata una delle migliori della stagione, abbiamo difeso da squadra e non abbiamo concesso nulla. Forse questo ci è costato qualcosina in fase d'attacco. Abbiamo sbagliato due rigori in movimento, a volte mi rendo conto di quanto abbia fatto bene la nostra squadra: pareggiamo 0-0 con l'Inter con una grande prova ed i giornalisti non sono contenti".
"Se ci viene chiesto lo scudetto, vuol dire che abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Lo sai che il Milan e l'Inter hanno speso molto più di noi? Perché loro non devono vincere lo scudetto? Ero molto incazzato dopo la Roma e per questo la squadra si è focalizzata di più sulla fase difensiva. Dobbiamo fare il 101%, ma nessuno ci può chiedere responsabilità di primato. Abbiamo il merito di aver tenuto vivo l'unico campionato europeo ancora in equilibrio. La Juve è paragonabile a PSG, Bayern e Barcellona e lì i campionati sono già finiti. Cercheremo di rompere i coglioni fino alla fine".
"Non molto, è vero che avevamo il predominio ma loro ripartivano abbastanza bene. Questa è una squadra che se gli concedi spazi poi ti può fare male. Non avevo la tentazione di giocare a quattro punte".
"Sei una donna e sei carina, non ti mando a fare in culo per questo motivo... Sono ampiamente soddisfatto della prestazione, ma mi sento soddisfatto perché abbiamo fatto il massimo. Non si può parlare di delusione se la Juve è prima, ci sarebbero dovuti essere parecchi suicidi negli ultimi sette anni. Lo scontro diretto è una opportunità".