La mia scelta è sempre stata la Samp, anche se in estate qualche squadra si era mossa". Nel giorno del suo compleanno, Fabio Quagliarella racconta a Sky Sport 24 la sua stagione alla Sampdoria: "A inizio stagione ho parlato col club. Sapevo benissimo che andavo verso i 37 anni, alla fine avevamo entrambi lo stesso obiettivo. Io sono felicissimo di essere qui, sto cercando di ricambiare l'affetto ricevuto con i gol, quest'anno è un po' particolare ma speriamo di raggiungere l'obiettivo".
Che apporto dai nello spogliatoio?
"C'è bisogno di qualche giocatore più grande, quando ci sono tanti giovani. L'esperienza del mister credo sia ancora più importante, ha allenato tantissimi campioni: dobbiamo seguirlo".
Scherzate mai con l'età ?
"Sì, certo. Gli faccio sempre la battuta che siamo quasi coetanei".
La tua è una carriera partita dal basso.
"Io ho fatto la gavetta. Sono partito dalla C2 in una piazza importante come Firenze, poi ho fatto la B, la A, ho vinto il campionato".
Sai quanti gol hai fatto?
"In Serie A sì, in totale onestamente no. In A? 159".
Tanti belli e complicati.
"In carriera qualcuno di più semplice l'ho fatto, qualcuno l'ho anche sbagliato. Alcuni di tacco: l'ultimo l'anno scorso, sono stato anche premiato per il gol più bello del campionato. Resta scolpito dentro anche quando lo rivedo: è istinto, ovvio. Ho cercato, visto che la palla arrivava da dietro, la soluzione più veloce che potrevo trovare. à stato straordinario".
Quelli che ricordi meglio?
"Il primo, poi ne ricordo uno a Bergamo con la maglia del Napoli. E un altro al San Paolo, ma con la maglia dell'Udinese: il portiere non si è neanche mosso".