Oggi, allâAllianz Stadium di Torino ci sarà il primo vero big match di questa stagione di Serie A. Di fronte ci saranno Juventus e Inter, ma è il caso di dire che gli occhi saranno puntati anche sulla Refcam, dispositivo che ha fatto la sua comparsa a livello globale durante il Mondiale per Club e che adesso è pronto a fare il proprio esordio nel massimo campionato italiano. Ma ancora prima di essere indossata da un arbitro italiano, la Refcam è al centro delle polemiche. A sollevarle ci ha pensato il Coordinamento nazionale arbitri Slc-Cgil, nella persona di Giuseppe Fonisto, secondo il quale se «la tecnologia come la Refcam aumenta responsabilità e pressioni sugli arbitri, la FIGC continua a non riconoscere un adeguato compenso e le giuste tutele economiche».
Per Fonisto, la Federazione «trae nuovi introiti senza destinare risorse né allâattività di base né ai giovani arbitri, ai quali va comunque garantito lâingresso gratuito alle manifestazioni, come sancito dalle tessere associative. Non è un privilegio, è un diritto. Gli arbitri non sono manodopera a costo zero: il valore economico generato appartiene agli arbitri e deve restare allâorganizzazione arbitrale».