Napoli Calcio - "LâItalia, contro la Turchia, mi è piaciuta molto. Ero ottimista prima che iniziasse lâEuropeo, ed ora lo sono ancora di più. Vero che i turchi non erano alla nostra altezza, ma anche la Spagna ha affrontato la Svezia, nettamente inferiore, e non è riuscita a batterla - queste le parole di Antonello Perillo, caporedattore TGR Campania e curatore della rubrica Mezzogiorno Italia su Rai3, ai microfoni de âIl Sogno Nel Cuoreâ, trasmissione condotta da Luca Cerchione in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Mancini ha creato un gruppo pari a quello di una squadra di club dal punto di vista dellâaffiatamento. Poi, il âporta puttenaâ di Lino Banfi mi ricorda la canzone dei White Stripes che i ragazzi cantavano nel 2006. Un mantra positivo.
Se guardiamo ai nomi, è ovvio che i transalpini sono superiori, hanno un Mbappè per cui io impazzisco, ma in questi 30 giorni può succedere di tutto. Il nostro commissario tecnico è stato bravissimo a creare un bel gruppo, al punto che ci dimentichiamo i nostri campioni: Insigne, Jorginho, Locatelli â che vorrei al Napoli â, Donnarumma e Barella. Proprio il centrocampista dellâInter era stato fortemente voluto da De Laurentiis, ma il ragazzo ha scelto i nerazzurri. Nel 1982 nessuno avrebbe scommesso su di noi, e alla fine abbiamo alzato la Coppa del Mondo.
Napoli? La rosa è già di altissimo livello, nel girone di ritorno ha dimostrato tutta la sua forza. Manca un terzino sinistro da quando si è infortunato Ghoulam e non capisco perché non si intervenga subito in quel ruolo. Bisogna andare ad acquistare uno fra i migliori sul mercato. à il segreto di Pulcinella, chi ci vuole mettere in difficoltà ci attacca su quella fascia. Contro il Verona, però, hanno sbagliato tutti: dalla pressione inesistente di Osimhen al mancato slittamento dei difensori, fino allâerroraccio di Hysaj che, tra lâaltro, è adattato a sinistra e non è di certo Paolo Maldini. Rispetto per Gattuso, ma quel gol se lo porta sulla coscienza proprio il calabrese. Bisognerà intervenire a centrocampo anche se dovesse restare Fabian e, ovviamente, do per scontato il rinnovo del contratto di Insigne, perché non possiamo fare a meno di luiâ.