Napoli Calcio - Collegato via Skype a Che Tempo che Fa su Rai 3, Pelé ha parlato di tanti temi e di tanti aneddoti con Maradona:
âIl calcio è una cosa rilassante. Mio padre mi diceva che per giocare ci voleva fegato, perchè è un organo fondamentale del corpo umano. Se il fegato non funzionava non andava nulla bene. Eâ davvero unâemozione ricordare le immagini del passato e in particolare alcuni spezzoni del film Fuga della Vittoria. Stallone si ruppe un dito in quel film per parare un mio tiro. Sono storie stupende. Mio padre giocava a calcio, era un numero 9, aveva fatto tanti gol. Si accorse lui del mio talento e io volevo giocare tanto bene come mio padre. Ringrazio Dio per quello che è venuto in seguito, per le vittorie dei Mondiali, per tutto quello che ho conquistato. Mio padre mi diceva sempre che prima di un grande giocatore dovevo essere prima una brava persona. Mio padre mi diceva che non dovevo pensare di essere migliore degli altri, di rispettare tutti, perchè Dio mi aveva dato questa opportunità â.
Il soprannome: âIl mio nome è Edson, io ero un fan di Thomas Edison, un grande inventore. Il mio nome è dovuto al fatto che nellâanno in cui nacqui arrivò la luce in Brasile. Pelè allâinizio non mi piaceva. Dicevo agli altri, chiamatemi col mio nome, Edson, cosâè questo Pelèâ.
Su Rivera: âLo ringrazio per il messaggio. Tutte le volte che parla mi commuovo. Rivera mi ha sempre elogiato, è una cosa molto emozionante. Tutte le persone dovrebbero essere come Gianni Riveraâ.
Sui gol: âDifficile ricordarsi tutti i gol ma ho una buona memoria. Alcuni di quelli non li dimenticherò mai, come quelle delle finali ai Mondiali. Eâ difficile dire se il Mondiale più importante sia stato quello del â58, quando nessuno conosceva il Brasile, oppure quello del 1970, in finale con lâItalia, dove fu una vittoria, un riscatto per il Brasile dalla dittaturaâ.
Il numero 10: âPrima di Pelè quel numero era importante solo a scuola, ma dopo Pelè, è stato il numero più importante per il calcio. E sono onorato di essere stato il primo a valorizzare questo numeroâ.
Su Maradona e Paolo Rossi: âDue mancanze incredibili. Non avevo una grande amicizia intima con Maradona, ma quando ci incontravamo, scherzavamo. Maradona mi diceva, dicono che io sono migliore di te. Ma io gli dicevo, tu segni solo di sinistro, io però segno di testa, di destro, sinistro, in tutte le maniereâ.
Sul Covid: âDobbiamo credere in Dio e sperare che passi anche questa, come sono passate tante cose brutte, come le guerre. Io mi sono vaccinato e invito tutti a farlo, per debellare questo virusâ.