Ultime notizie SSC Napoli -Â Pedro Pablo Pasculli, oggi 62enne ed ex Lecce, ha parlato del Mondiale vinto dall'Argentina all'edizione pugliese del Corriere del Mezzogiorno:
Maradona resta sempre il più grande, anche ora che Messi ha vinto il Mondiale?
«Non si possono paragonare giocatori di epoche diverse: câè stata quella di Pelé, poi quella di Diego e oggi quella di Messi. Si tratta di grandissimi fuoriclasse che nascono una volta ogni 30 anni. Nonostante Messi sia diventato campione del mondo e abbia vinto tutto ciò che poteva vincere, però, per me Maradona è stato e resterà comunque il più forte calciatore nella storia del calcio. Il numero 1 al mondo, perché Diego è la vittoria del calcio, sotto tutti gli aspetti. Nessuno è stato amato quanto lui: i cori a lui dedicati dopo la vittoria del Mondiale, a Napoli come in tutta lâArgentina, ne sono la prova».
Ci sono analogie tra il Mondiale in Messico e quello appena concluso in Qatar?
«Così come lo fu Diego, Messi è stato il trascinatore dellâArgentina. Ho rivisto nella squadra di Scaloni la stessa voglia e la stessa grinta di quel gruppo che poi alzò la coppa in Messico. La stessa finale, quando la Francia ha siglato il 2 a 2 e rimontato il doppio svantaggio, sembrava ricordare quella contro la Germania: anche noi eravamo in vantaggio di 2 gol, poi però andò diversamente. Unâaltra analogia riguarda il tecnico: anche lâattuale ct Scaloni, come Bilardo, era stato molto criticato prima della coppa del mondo. Era ritenuto inesperto e invece ha vinto Coppa America e Mondiale».
E tra Maradona e Messi?
«Entrambi in campo fanno la differenza, sono veloci e forti fisicamente, anche se di piccola statura. Tutti conosciamo la loro abilità col pallone tra i piedi. Si tratta di due fenomeni, due giocatori immensi. Messi forse è più altruista».
Cosa avrebbe fatto Maradona se si fosse trovato al posto di Messi, quando lâemiro del Qatar gli ha fatto indossare il bisht ?
«Messi è sembrato stupito, non so se sapesse di doverlo indossare; sarebbe stato più bello vederlo con la maglia della nazionale. Conoscendo Maradona, credo che non avrebbe fatto come Messi».