Ultime notizie SSC Napoli - Pelé è stato avversario degli azzurri in diverse amichevoli (in foto con Canè), e c'è un ex Napoli che di Pelé che ha un ricordo indelebile, per averlo marcato più volte, ricevendo anche i complimenti. Si tratta di Enzo Montefusco che ne parla a Il Mattino:
«Credo di averlo incrociato almeno tre volte. Lui giocava nel Santos: nessuna gara ufficiale, solo amichevoli, di quelle che si organizzavano a fine stagione».
Una volta capitò anche al San Paolo.
«Tre a due per i brasiliani sotto una pioggia pazzesca. A me tocco l'onore e l'onere di marcarlo, anzi di provare a marcarlo: già trovarmelo di fronte metteva non poca soggezione, era il più forte del mondo».
Fece gol su azione e su rigore.
«E se non sbaglio Zoff gliene parò un secondo. Ero più alto di lui, mi saltò in testa e segnò su calcio d'angolo. In fase di elevazione persi l'equilibrio per un leggerissimo contatto, quando mi girai vidi la palla in rete e me la presi con Zurlini che giocava al centro della nostra difesa: ma che fai? Marchi me invece di Pelè? Mario mi rispose: guarda che è stato lui a spostarti con una mano».
Il rammarico enorme è di non avere una maglia del brasiliano.
«Impossibile a quei tempi, il magazziniere non l'avrebbe permesso. Le casacche venivano lavate dopo la partita e utilizzate per quella successiva. Solo strette di mano e foto tutti insieme a metà campo».
Però Pelè ha lasciato a Montefusco un dolce ricordo.
«Gli venne chiesto quale era stato l'avversario che l'aveva impressionato maggiormente in Europa. Disse testualmente: Montefusco, perché gioca al calcio e sa marcare senza picchiare».
Sullo stesso piano di Diego?
«Tutti e due su un livello eccelso, gli altri fuoriclasse di ieri e di oggi vengono dopo. Molto dopo».