Ultime news SSC Napoli - Nel corso dell'intervista realizzata da Il Mattino ad Andrea Abodi - ministro per lo sport e i giovani, si è parlato anche dello stadio Maradona e di Euro 2032. Ecco un estratto dall'intervista oggi in edicola:
Nel decreto c'è la questione degli stadi in funzione di Euro 2032: che ruolo avrà il commissario straordinario?
«Ho iniziato ad occuparmi di stadi da 15 anni, da Presidente della Lega B, poi con l'Istituto per il Credito sportivo e adesso da ministro. Sono partito con grande entusiasmo e pensavo di farcela a prescindere dai grandi eventi, cercando di dare supporto alle richieste di aiuto che mi arrivavano dal mondo dello sport in generale e dal calcio in particolare. Ma ho preso coscienza che soprattutto in Italia i grandi eventi svolgono una funzione molto importante, e gli Europei 2032 rappresentano una grande opportunità per sbloccare lo stallo. La struttura commissariale, della quale faranno parte integrante i sindaci in veste di sub-commissari, sarà necessaria per accelerare e semplificare le procedure burocratico-amministrative, sarà un prezioso strumento a supporto anche dei promotori privati, ovvero i club, che sono pronti a investire più di 3 miliardi e hanno bisogno di certezze nello sviluppo dell'iter e nei suoi tempi».
Sono previsti anche sostegni finanziari per chi investe sugli stadi?
«Con il Mef stiamo completando il portafoglio delle opportunbità finanziarie, senza fondo perduto, ma con un fondo equity, garanzie e contributi in conto interessi per la parte di finanziamento che vedrà l'Istituto per il Credito Sportivo e Culturale in prima fina. Il Decreto Sport appre convertito dal Parlamento, prevede anche la costituzione del Fondo Italiano per lo Sport affidato proprio a ICSC, che sarà un elemento di pregio di questo portafoglio. La tabella di marcia è serrata».
Napoli ce la farà a rientrare nel lotto delle 5 città che ospiteranno Euro 2032 i rischia di essere esclusa?
«Entro settembre prossimo i Comuni interessati dovranno manifestare formalmente l'interesse alla FIGC, a luglio del 2026 sarà effettuata la verifica dei progetti e dei rispettivi iter amministrativi, a ottobre 2026 verranno indicati i cinque stadi dalla Figc alla Uefa e per maggio 2027 si dovranno aprire gli eventuali cantieri. Ci sono 11 città che ambiscono a Euro 2032, alcune sono più avanti come Torino e Roma altre devono partecipare a una competizione ed essere pronte entro le date della tabella di marcia. È necessario comprendere che c'é una competizione tra le città che si proporranno e per quanto si cercherà di avere una presenza dell'Italia in tutte le sue articolazioni geografiche, alla fine la vinceranno le municipalità che si dimostreranno all'altezza della sfida, che passa inevitabilmente dalla sinergia tra Comuni e Club».
E Napoli da questo punto di vista come sta messa?
«Ripeto, c'è una competizione, quindi si misurano le opportunità e i rischi. Lo sto spiegando da mesi per sollecitare le consapevolezze e le responsabilità. Ho profondo rispetto per il Comune, così come per il Club, quindi auspico vivamente che le due agende trovino una loro armonia, sintonia, convergenza. Concretamente e ora, perché il tempo sta scadendo».