Dries Mertens ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di RTBF. Il calciatore è tornato a parlare della sua esperienza all'Anderlecht che ha lasciato all'età di 18 anni. Ecco quanto tradotto dalla redazione di CalcioNapoli24.it: "Voglio ringraziare l'Anderlecht, ero lì dagli 11 ai 18 anni e il club mi ha regalato la più bella giovinezza della mia vita. Ho imparato molto. non ho mai pensato di diventare un giocatore di questo livello, ho sempre pensato di giocare in categorie minori e di lavorare contemporaneamente come insegnante di ginnastica per esempio. All'Anderlecht abbiamo avuto i migliori allenatori, quindi non ho niente da dire su di loro. Sono andato a Gand dove un allenatore credeva davvero in me. Lasciare l'Anderlecht, fu più difficile per mio padre che per me. Si chiedeva: "Come faccio a dire a mio figlio che dobbiamo trasferirci in un altro club?". A me non interessava, mentre a mio padre ha fatto molto male".
Dopo Anderlecht e Gent, si è unito ad Aalst prima di lasciare il Belgio per l'Olanda, dove esploderà letteralmente. Prima ad Apeldoorn e poi a Utrecht e PSV Eindhoven. Dal 2013, fa le fortune del Napoli.