Calciomercato Napoli - Accostato anche al Napoli, Luigi Lauro, agente di Pasquale Mazzocchi della Salernitana, è stato intervistato dai microfoni di SerieANews.com:
"Dopo il Venezia, abbiamo sposato in pieno la causa della Salernitana. Tutti ci dicevano che eravamo pazzi ad accettare una sfida simile, che i granata erano già retrocessi. E invece, noi abbiamo sempre creduto nelle parole del direttore Sabatini, che non ha mai dubitato di poter lottare per la salvezza. Ora speriamo che succeda questo miracolo. Tutto il gruppo è unito, è diventato una famiglia. Il mister è uno che prepara benissimo le partite e che ha trasformato il gruppo con la carica e la sua capacità di lavorare sugli uomini che ha a disposizione".
Sulla salvezza e il futuro:
"Di salvezza non parliamo, per ovvi motivi di scaramanzia (ride ndr). Il futuro di Pasquale è la Salernitana, in questo momento. Non parliamo di mercato, però, perché bisogna restare concentrati e sul pezzo. Poi a fine anno ci siederemo con la società e vedremo quali saranno le loro intenzioni e/o se ci saranno offerte per lui. Non sappiamo nulla, ad oggi. Sappiamo solo che Pasquale è concentrato sulla salvezza. Comunque vada stanno facendo un miracolo e, se questo miracolo dovesse succedere, sarà la società a dirci cosa faremo. Pasquale non ha mai avuto remore nel dire che sta benissimo a Salerno".
E se Mazzocchi fosse il nuovo Di Lorenzo? Il suo procuratore ne è sicuro:
"Sì, hanno avuto una parabola molto simile, con le debite proporzioni. Pasquale era in Serie D pochi anni fa e adesso è in Serie A, a dimostrare il proprio valore. Poi si è migliorato difensivamente e tatticamente, è diventato un terzino completo. Sa saltare l'uomo, ha tecnica e forza. Sono doti rare, ma ha avuto la fortuna di essere nato come esterno offensivo e poi si è completato come quarto-quinto di difesa.
Pasquale sta facendo un ottimo campionato e sta dimostrando di avere tutte le potenzialità per giocare in qualsiasi club. Lui è arrivato in ritardo nel grande calcio, ma può giocarsi il posto con tanti altri giocatori. Se andasse in una squadra tra le prime 6, non ha la presunzione di andare lì per fare il titolare, ma per giocarsi le proprie chance e subentrare".