âIo ci sono passato per una diatriba con Aurelio, con lui queste cose succedono. Spalletti per me è un amico, nel lavoro è corretto, anche dal punto di vista aziendale ha sempre fornito la massima sinergia. In questa vicenda capisco più Spalletti che De Laurentiisâ. Questa la posizione del direttore sportivo Pierpaolo Marino ai microfoni di Radioclub91 nel corso della trasmissione Il Calcio Parlato. Poi, ancora: âAnche io sono andato via dopo che in 5 anni avevo portato il Napoli dalla C in Europa, rompendo il contratto, cosa che non è da tutti, mettendo davanti a tutto la dignità â.
?E ancora il ds sul centro sportivo: âDe Laurentiis era molto indeciso anche ai tempi in cui io presi la situazione di petto con la famiglia Coppola per Castel Volturno. Lâho inaugurata senza unâinaugurazione ufficiale, altrimenti ci sarebbero voluti 3 anni! Forse il club non sente neanche lâesigenza di investire in un centro sportivo di proprietà â.
Alla domanda di Manuel Parlato sulle differenze con lo scudetto di Spalletti, ai microfoni di Radioclub91, Marino ha risposto: âSono notevoli, perché nel 2023 arrivò dopo una progressione progettuale. La qualità maggiore credo sia stata la duttilità di Conte di fronte a tutte le sciagure capitate nel girone di ritorno al Napoliâ.
Poi, sulla sfida di Champions vinta ieri dallâInter e sui vantaggi o svantaggi per gli azzurri, ha aggiunto: âIl Napoli deve pensare solo a fare i 7 punti che mancano per lo scudetto. La scaramanzia è una stupidaggine, di fronte a un obiettivo così unico e importante bisogna volare sulle ali dellâentusiasmo. De Laurentiis è sicuramente soddisfatto del lavoro di Conte e della squadra questâanno, quindi credo che lâallenatore e il presidente si siederanno a tavolino per pianificare la prossima stagioneâ.
E ancora il ds ha commentato anche la campagna acquisti: âQuella estiva è stata perfetta, quella di gennaio un poâ meno. Câè bisogno di comprare 6-7 giocatori per unâannata che vedrà il Napoli impegnato anche in Europa.â.