Pierpaolo Marino, intervenuto in collegamento con gli studi de âIl Bello del Calcioâ a 11 Televomero, ha parlato della gara pareggiata dal Napoli a Genova e di Rudi Garcia. Queste le considerazioni dellâex dirigente azzurro in trasmissione:
âLa stagione scorsa è stata unica, vincere il campionato già a fine anno è incredibile e difficilmente ci si può ripetere.
Lâinizio è stato balbettante, ho visto tutte le gare e lâinterrogativo principale è legato a questo atteggiamento. Lâambiente in questo momento è negativo, ma siamo noi addetti ai lavori a costruirlo con le nostre azioni. Ora arrivano segnali non positivi sia dallâallenatore che dai calciatori, la prestazione di Genova è stata sconcertante per una squadra chiamata a reagire dopo la sconfitta con la Lazio.
La formazione di Gilardino era ben messa in campo, ma non câè stato un atteggiamento giusto in campo. Adesso il Napoli è chiamato a reagire e trasformare i fischi in applausi.
Chiunque può allenare questo Napoli? Dipende dagli obiettivi, per vincere i campionati servono allenatori bravi, puoi avere 11 fuoriclasse ma vanno guidati bene per arrivare alla fine.
Oggi i DS hanno il compito di controllare squadra e allenatori, vista la presenza sempre più fitta di presidenti-manager e agenti. Io stresserei tutti con diverse riunioni, come allâepoca di Maradona facemmo con Bianchi allâepoca degli Scudetti. Fu un confronto serrato ma ne venne fuori un patto dâacciaio nonostante le critiche che ricevemmo.
Il problema dellâallenatore è che Spalletti sapeva trovare il giusto compromesso tra dialogo e disciplina, non è facile subentrare e far mantenere la carica vincente. Non nascondo la mia non predilezione per Rudi Garcia, il mio tweet contro di lui lo feci tanti anni fa dopo una sua sconfitta contro Edy Reja. Per me, considerando la bontà della scuola italiana, non câè bisogno di portare allenatori dallâestero.
Io avrei cercato di trattenere Luciano Spalletti.
La mia sensazione su Garcia e lo spogliatoio? Da uomo esperto e navigato, sono portato a pensare che la prestazione non è stata intensa e anche atteggiamenti come quello di Kvara dimostrano alcune cose.
Un messaggio ad ADL? Lo abbraccio e sono sicuro che saprà cosa fare, ora lui ha il dovere di difendere la sua scelta senza rompere il giocattolo. Ha al suo fianco anche un esperto come Melusoâ.