Wladimiro Falcone, portiere del Lecce prossimo avversario del Napoli in campionato, ha rilasciato un'intervista al microfono di TeleRama:
"Questâanno mi sento più leader rispetto allâanno scorso, la squadra - le sue parole riportate da Pianeta Lecce - tiene conto del mio parere e questo mi dà ancora più personalità . Ho detto a tutti che eravamo lì, sopra la Juventus, che era una cosa rarissima per il Lecce e di non aver rimpianti a fine gara. In parte ci siamo riusciti, peccato per quellâepisodio del gol: arbitro o non arbitro, penso che abbiamo tenuto testa ad una grande squadra. Sarebbe stato più giusto un pareggio, davanti abbiamo fatto fatica ma dietro abbiamo retto alla grande, concedendo poco alla Juve".
Sul gruppo-squadra. âSiamo un gruppo compatto, remiamo tutti per lo stesso obiettivo, non ci sono individualità . Il primo obiettivo della salvezza, se gioco io devo dare il 100% per il Lecce, se non gioco spero che il mio compagno dia il 100% per il Lecce. Questo è un atteggiamento che abbiamo avuto fin dallâinizio anche lâanno scorso e abbiamo continuato su questo focus".
Il ritorno al Lecce. âMi sentivo col direttore Trinchera tutti i giorni, o gli scrivevo io o lo faceva lui, quindi magari leggevo che accostavano altri portieri e mandavo lâarticolo e dicevo â direttore quindi? â e lui: lasciali scrivere, tranquillo. Dunque ero sicurissimo di tornare a Lecce fin dallâinizio del ritiro con la Samp, seppur la Samp sia stata sempre la mia seconda famiglia. Farò sempre il tifo per la Samp e avrò metà cuore doriano, ma il mio posto era in serie A con il Lecce, me lo ero meritato".
Verso Lecce-Napoli. âQueste partite si preparano da sole: giochi contro i campioni dâItalia e devi stare più attento; il fattore campo, giochiamo in casa, aiuta. Secondo me sarà una partita combattuta, sperando che gli episodi siano dalla nostra parte come non lo sono stati a Torinoâ.