A Radio CRC nel corso della trasmissione âSi Gonfia la Reteâ è intervenuto Gigi Garanzini, giornalista âLa Stampaâ:
 âLâazzurro vero oggi è quello del Napoli. Nello stesso scenario del Maradona fa strano essere abituati a vedere una squadra che oltre la partita con la Lazio gioca in maniera incantevole e una Nazionale che borbotta un poâ.Â
Di Lorenzo non è il capro espiatorio, se non è il migliore esterno destro dâEuropa ci siamo molto vicini. Il Di Lorenzo che siamo abituati a vedere con la maglia del Napoli va a colpire in unâaltra maniera. La suggestione è che avrebbe fatto di più e meglio di come siamo abituati e magari sarebbe stato anche più cauto sulla marcatura su Kane.
Il principale marchio di Spalletti nel Napoli? Sono tanti. Non somiglia a nessuno questa squadra e dopo tutto questo tempo vedere un calcio nuovo nellâinterpretazione, mella correttezza e nellâarmonia. Hai lâimpressione che si divertono a giocare e da lì si diverte anche il pubblico.Â
Se a fine stagione unâitaliana può vincere la Champions League? Il Napoli è quella di maggior caratura internazionale. à stata una fortuna al sorteggio evitare quelle dellâaltra parte del tabellone. La favorita deriva da quella parte lì, ma se il Napoli va avanti si gioca e come. Una volta passati ai quarti col Milan penso che il Napoli debba augurarsi di incontrare lâInter e non il Benfica che potrebbe creare problemi agli azzurri.
A vedere il Napoli di questi mesi gli imprescindibili sono tre, uno per reparto, Kim, Lobotka e Osimhen. Sono preziosi e indispensabili tutti, ma se uno vuole individuare lâasse portante penso si debba parlare dei tre sopracitati.Â
Il campionato italiano è più interessante degli altri perché altrove lâalternanza di chi vince lo scudetto è molto più raraâ.
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