A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Paolo De Matteis, ex team manager del Napoli e attuale team manager della Slovacchia: "Per me è un privilegio essere stato sulla panchina di un Napoli vincente negli anni. Sono 10 anni, ormai che si trova nella parte altra della classifica. Ho in mente il ritorno dopo la vittoria della Supercoppa con la Juventus quando, appena arrivati a Capodichino, câerano 15.000 tifosi ad attenderci e cercavamo un percorso alternativo per non passare in mezzo alla folla. I calciatori, invece, su tutti Reina, si alzarono per andare da Sarri per dirgli che sarebbe stato giusto passare per salutare tutti. A Pechino non câero, ma il Napoli non meritava quella sconfitta.
Orsato? Non parlerei solo di Juventus-Inter, ma di tanti altri episodi. à acqua passata. La mia esperienza da team manager al Napoli? Sono stato sette anni, abbiamo alzato due Coppa Italia ed una Supercoppa, ma grida vendetta una Europa League a Dnipro. Lobotka? Sta facendo un campionato straordinario ed ha ancora margine di miglioramento, potrebbe fare anche lâuomo assist dellâultimo passaggio: ha tutto. à fondamentale, secondo me lâelemento indispensabile di questo Napoli. La mia esperienza in Slovacchia? Affascinante, câè un bel clima, bella atmosfera, davvero interessante. Hamsik come dirigente azzurro? Lui ama Napoli e i napoletani, De Laurentiis lo apprezza molto, potrebbe essere una bella storia.
Napoli-Juventus? Sfida affascinante, il Napoli è molto più bello, ma la Juventus più concreta e anche più fortunata. La Juventus aspetterà il Napoli per partire in contropiede, ma il Napoli farà la sua partita. Questâanno, il Napoli sembra non aver risentito di alcuna condizione, ha sempre fatto bene su campi difficili e con le âpiccoleâ, come non accadeva sempre negli anni passati. La chiave della partita è se il Napoli riuscirà a fare il Napoli cinico e concreto, come dimostrato nelle ultime partite. La Juventus, oltre ad essere concreta, ha tanta qualità . Il pubblico sarà il 12° uomo in campo, io l'ho vissuto dalla panchina ed è incredibile già dal riscaldamento, è da brividi. Gli allenatori che ho vissuto? Ancelotti sente molto le partite, nonostante lâesperienza. Sarri e Gattuso davvero irascibili, col fatto che in panchina non si può fumare Maurizio era davvero da paura".