A Radio Crc nel corso della trasmissione âSi Gonfia la Reteâ di Raffaele Auriemma è intervenuto Massimiliano Maddaloni, allenatore ed ex tecnico del Carpi ai tempi di Giuntoli
âKim? Quando ero in Cina ed allenavo la Nazionale mi innamorai di Kim, lo dissi a Giuntoli che in un paio di anni, quando andò via Koulibaly riuscì a prenderlo. La differenza tra Giuntoli e gli altri sta nel fatto che Giuntoli ha la personalità e la competenza di prendere giocatori sconosciuti e sostituirli con top player. Giocatori sconosciuti ma che poi sono diventati determinanti addirittura per la vittoria dello scudetto. Lâanno scorso sono stato spesso a Napoli a seguire gli allenamenti, adesso credo manchi la quotidianità . Sotto lâaspetto tattico i giocatori si sentivano partecipi del progetto Spalletti mentre Giuntoli si preoccupava delle problematiche quotidiane per cui câera un ambiente sereno. Oggi vedo il Napoli in confusione sia sotto lâaspetto tecnico che societario per cui i giocatori non si rivedono in questo modo di giocare. Il Napoli quindi ha la stessa squadra dal punto di vista dei giocatori, ma non uguale sotto lâaspetto tattico e mentale. Lâinsieme di tante componenti ha fatto sì che il Napoli fosse forte sul campo di gioco e su quello societario. De Laurentiis ha tanti meriti, ma anche demeriti ed ha pensato in maniera presuntuosa che da solo potesse gestire tutte le situazioni. Garcia per molti non era la scelta giusta e credo non fosse adatto a questa squadra. Le iniziative di De Laurentiis avvalorano lo stato dâanimo della situazione e doveva esporsi per proteggere lâallenatore anche perché ha provato a sostituirlo e non essendoci riuscito ha provato a dare forza allâallenatore. Ma non si fa solo a parole, câè da capire se ciò che ha detto riesce a farlo anche sul campo. Se Giuntoli fosse rimasto a Napoli di certo Garcia non avrebbe allenato il Napoli. Credeva in Thiago Motta, lo vedeva come il giusto prosieguo di Spalletti. Tante problematiche con Giuntoli in società non si sarebbero verificate. A Napoli lâanno scorso si era creata unâalchimia particolare, ma la situazione societaria non è mai stata facile. De Laurentiis lo conosciamo è bravissimo nella gestione degli affari, ma tante problematiche nel quotidiano le ha create. Credo che molti allenatori abbiano avuto paura di venire a Napoli non avendo più alle spalle una figura come Giuntoli che li supportasse in tutto. Ero nelle giovanili del Napoli quando arrivó Maradona e mi ricordo che mi invitó alla sua festa e mi chiamava il Flacoâ.