Ultime notizie SSC Napoli - Nel giorno in cui la capolista di Serie A con 18 punti di vantaggio può strappare il pass per i quarti di Champions League, l'editoriale di Maurizio Crosetti su Repubblica titola: "Fuori i secondi allo scudetto, manca la gloria dei vinti".
L'editoriale quindi parte dalla riflessione secondo cui "Alle spalle del Napoli le inseguitrici più lente di sempre. Gli azzurri meritavano altri rivali", eccone il testo:
"Se è lâombra dei grandi sconfitti a scolpire di luce il corpo dei vincitori, se è il loro tormento a generare lâestasi, se la gloria dei primi si misura con la tenacia dei secondi, allora al meraviglioso Napoli manca qualcuno che riempia la sua solitudine. Non è certo colpa di questa squadra, una delle più belle nella storia della Serie A, ancora in grado addirittura di battere o eguagliare il record juventino dei 102 punti, se dietro câè un abisso che è soprattutto un vuoto. Il Napoli si volta e non vede nessuno.
[...] La corsa del Napoli si specchia nella lentezza delle rivali, tutte al di sotto della media di 2 punti a partita (esclusa la Juventus, però penalizzata dai meno 15): câè un solo precedente a riguardo nei tornei a 20 squadre, la Roma del 2014/15 che alla 26ª giornata era seconda con 50 punti, gli stessi dellâInter di adesso, una squadra capace di perdere otto volte e restare ancora lì pur avendo una proiezione di 73 punti finali. Due anni fa, 77 punti non bastarono al Napoli per raggiungere la Champions (arrivò quinto). Lâevanescenza di Inter e Milan, Roma e Lazio, oltre alla Juve delle molteplici zavorre, è la clamorosa contraddizione del campionato: lo domina il Napoli, ma contro chi? Anche la partita-scudetto è mancata, forse Napoli-Juventus 5-1 (i bianconeri erano a meno 7), ma troppo presto e con troppa differenza. Fuori i secondi.
Da Omero a Verga passando per Manzoni, i vinti fanno la storia o almeno la scrivono insieme ai vincitori. Invece, nel racconto minimalista di questa Serie A esiste una sola iperbole, una sola calamita di aggettivi e superlativi, eppure il Napoli meriterebbe ben altri rivali. E non si può nemmeno dire che il livello globale sia infimo, visti i brillanti percorsi europei di molti nostri club: le milanesi ai quarti di Champions, le romane ancora in corsa nelle loro coppe. Forse, è nella testa che va cercata una risposta. Forse, qualcuno ha reso con enorme anticipo lâonore delle armi per consapevole, manifesta inferiorità , pensando soprattutto ad altro: alla Champions, allâEuropa League, alla fidanzata. Lâultimo scudetto ha vissuto il duello tra Milan e Inter, da leggersi anche alla luce degli sconfitti non poco autolesionisti. E quasi sempre câè lâimmagine di un battuto ad esaltare il fascino di chi primeggia: quel famoso 5 maggio 2002 lo ricordiamo soprattutto per le lacrime di Ronaldo. Ma il Napoli, grande capolista senza lista, eroe solo come un astronauta nellâuniverso, Fausto senza Gino, più di così non poteva fare".